Martedì 23 Aprile 2024

Denunciò l’ex sette volte L’Italia condannata per non averla protetta

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Per la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo l’Italia non ha fatto il necessario per proteggere l’ennesima donna vittima di violenze domestiche nonostante le ripetute denunce. Questo l’epilogo della storia di Silvia De Giorgi (nella foto) scritto ieri dai giudici europei Il 20 novembre 2015 l’ex marito l’aggredisce prendendola per il collo, la minaccia di morte e la colpisce con un casco causandole ferite guaribili in 8 giorni. Le lo denuncia. Non è la prima volta e non sarà l’ultima, perché il suo ex continua a minacciarla e seguirla, s’introduce in casa per rubarle vestiti e altri oggetti e installare apparecchi per spiarla, è aggressivo con i 3 figli, e inoltre non paga gli alimenti. Ma quando la donna nel marzo del 2016 si rivolge al tribunale civile di Padova per chiedere di essere protetta, la risposta è no. Secondo il tribunale i comportamenti dell’uomo "non appaiono molestie, ma sono l’espressione di un livello elevato di conflitto". Diametralmente opposta la valutazione della Corte europea che ha anche stabilito che la vittima ha diritto a un risarcimento di 10 mila euro per danni morali.