Denise Pipitone, l'ira di mamma Piera: "Mosca sa già la verità"

Eseguita la prova del Dna con la 20enne russa che somiglia alla bimba sparita. Piera Maggio contesta le modalità. E l’annuncio sarà dato domani in diretta tv

Olesya Rostova, 20 anni, la ragazza russa rapita da bambina

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La speranza si rafforza. L’idea che Olesya Rostova possa essere davvero Denise Pipitone, la bimba rapita il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, segna ora un punto in più. Ad alimentare un moderato ottimismo è il test del Dna della ragazza, oggi ventenne, comparato a quello della presunta madre russa, Valentina Khariova, residente nella città di Arcangelo, sul mar Bianco nel nord della Russia. Secondo questa prova genetica Olesya non è figlia biologica di Valentina che aveva sperato che la ragazza potesse essere proprio la sua bimba rapita anch’essa 17 anni fa.

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Storie di creature ingoiate dal mistero, di drammi che non finiscono mai. Destini di donne in cerca disperata di un affetto strappato. Negli occhi bagnati di lacrime di Valentina passa il suo sogno sfumato. Un’altra mamma, Piera Maggio, invece, continua a tenere il fiato sospeso, sa che ora sarà il suo turno, quello in cui verrà comparato il suo Dna a quello della ragazza che si è presentata al popolare programma tv russo Lasciali parlare, raccontando di essere in cerca della mamma biologica perché rapita nel 2004, proprio come Denise. Dopo Chi l’ha visto?, tocca a Pomeriggio 5 alimentare la storia. "Abbiamo dato la notizia di una famiglia russa che ha detto che Olesya potrebbe essere la figlia, perché rapita alla stessa età della loro bambina. Ebbene, è stata fatta subito la comparazione del Dna e non è così – ha detto Barbara D’Urso – . ll programma russo annuncerà domani in diretta i risultati della comparazione del gruppo sanguigno di Denise con quello di Olesya".

Denise Pipitone, primo step per il giallo: il gruppo sanguigno di Olesya entro il weekend

Ma mamma Piera contesta le modalità adottate in Russia per il test sul sangue (preliminare a quello sul Dna), fatto direttamente dal programma televisivo: "Rimaniamo in attesa dei risultati. Ringraziamo di cuore tutti coloro che in questo momento ci sono vicini. Comunque vada noi andremo sempre avanti. Tuttavia non condividiamo le modalità con cui sono state fatte le prove".

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Denise Pipitone e la prova del Dna. "Già prelevato a Olesya Rostova"

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Olesya Rostova è una ventenne che aveva inviato una lettera alla redazione del programma in onda sul primo canale russo. La giovane aveva dichiarato di essere stata rapita e portata nel 2005 in un campo rom. Per anni avrebbe vissuto lì, vivendo di elemosina per procurare denaro da destinare alla comunità che l’aveva accolta. Qualche tempo dopo la bambina fu trovata in una stazione ferroviaria vicino a Mosca. Da lì fu poi trasferita in un orfanotrofio dove le diedero il nome di Olesya Rostova perché non aveva con sé alcun documento di identità. Qualche anno dopo la ragazza si è messa alla ricerca della sua vera famiglia. Della possibilità che anche Denise fosse finita in un accampamento nomade si parlò già nell’ottobre 2005, un anno dopo la scomparsa. A Milano venne girato da una guardia giurata un filmino in cui una donna rom chiamava "Danas" una bimba che chiedeva l’elemosina. "Aveva anche un accento siciliano – dice l’avvocato Giacomo Frazzitta -, si sente nel video quando chiede alla donna ‘dove mi porti?’. Purtroppo quel gruppo rom non fu mai rintracciato".

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