Martedì 16 Aprile 2024

Denise Pipitone, la bimba nomade sparita nel nulla e quel graffio sul volto

Il 18 ottobre 2004 una guardia giurata filmò una bambina con una donna davanti alla banca di Milano dove prestava servizio. "Rimasi impressionato dalla somiglianza, ci penso spesso con rabbia"

Milano, 4 marzo 2023 - Denise Pipitone: dopo che il test del Dna ha fatto sfumare anche l'ultima traccia - la ragazza bosniaca di Roma non c'entra nulla - la memoria torna a quel che riuscì a documentare la guardia giurata Felice Grieco. La mattina del 18 ottobre 2004, un mese e mezzo dopo la scomparsa della piccina da Mazara del Vallo (Trapani), ebbe un tuffo al cuore, vedendo una bambina molto somigliante a Denise assieme a una donna in un gruppo di nomadi che stazionavano davanti alla 'sua' banca, a Milano. Poi svaniti nel nulla.

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Denise Pipitone e i suoi genitori, Piera Maggio e Pietro Pulizzi
Denise Pipitone e i suoi genitori, Piera Maggio e Pietro Pulizzi

"Filmai e fotografai la scena. La donna chiamava la bimba Danas"

"Quando ho sentito le prime notizie sulla giovane donna di Roma, ho avuto un sussulto. E sinceramente ho provato anche rabbia".

Poi quella pista sfumata subito e quella ancora misteriosa

"Quelle persone sono svanite nel nulla. Ci penso spesso, di quel giorno mi resta il rammarico per non aver potuto trattenerle, no mi venne consentito".

Quanto tempo è durata la scena

"Almeno venit minuti-mezz’ora, prima che sparissero tutti. Ho potuto memorizzare bene i dettagli, ricordo quel graffio della bambina sotto l’occhio sinistro".

Il graffio sul volto come Denise

"Continuo a pensare che fosse la pista giusta. Avevo descritto la bimba nei minimi particolari".

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"Credo sia umano aggrapparsi ogni volta alla speranza".

Le comparazioni sui volti della bimba nomade e di Denise

"Anch’io rimasi molto colpito dalla somiglianza. Ma non mi permisero di bloccare quelle persone. Così ci saremmo tolti il dubbio. Invece il dubbio è rimasto perché quella bambina e quella donna non sono mai state più ritrovate". Nel video si sente la piccola chiedere alla donna: "Dove mi porti?". Quella domanda resta sospesa, proprio come la storia di Denise.