Decreto Sostegno: cartelle arretrate, arriva un mini-condono. La guida

Sconto a chi ha meno di 30mila euro di reddito e per debiti antecendenti al 2011. Bar, ristoranti e alberghi non pagano il canone Rai

Vertice sul Dl Sostegni (Ansa)

Vertice sul Dl Sostegni (Ansa)

Arriva il Decreto Sostegni da 32 miliardi (qui il testo completo in Pdf) con indennizzi alle imprese (con perdite di almeno il 30% nel 2020), cassa integrazione e blocco licenziamenti per i lavoratori (con scadenze a giugno e ottobre), sostegni ai settori più colpiti (1,7 miliardi per il turismo), ma è già in cantiere la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio da 30 miliardi per nuove misure. Dopo ore di trattative, arriva anche la soluzione del nodo politico più intricato, quello sulla sanatoria delle cartelle, che passa attraverso un compromesso: l’operazione di saldo e stralcio (che Draghi non esita a definire "condono", ma che deriva "dall’incapacità dello Stato di funzionare") riguarderà i debiti fiscali di cittadini e imprese, fino a 5mila euro, accumulati dal 2000 al 2010. A condizione che i contribuenti abbiano avuto un reddito fino a 30mila euro nel 2019.

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Una mediazione, accompagnata dall’impegno a riformare interamente la riscossone, tra il fronte aperturista di Lega, FI, M5s e Iv, e quello rigorista, di parte del Pd e di Leu. Una mediazione destinata a modifiche in Parlamento: c’è chi ipotizza che si arriverà al 2015, facendo saltare il tetto di reddito. Sciolto anche l’altro nodo sul blocco dei licenziamenti: prorogato al 30 giugno 2021 per le grandi imprese che hanno la cassa ordinaria, mentre per le Pmi l blocco proseguirà fino al 31 ottobre. Sempre per pmi e artigiani e quelle sprovviste di cassa ordinaria, le settimane di cassa Covid gratuita si potranno utilizzare tra il 1 aprile e il 31 dicembre 2021. Nessuna sorpresa per l’indennizzo per imprese e professionisti con partita Iva che abbiano avuto perdite nel corso del 2020 di almeno il 30% (non 33) del fatturato sul 2019.

Cinque le fasce di contributo a fondo perduto, a seconda delle imprese, ma il contributo medio sarà di 3.700 euro e si punta a farlo arrivare sui conti correnti entro aprile. Per gli stagionali l’indennità oscillerà sui 2.400 euro, una tantum. Un altro miliardo, sul Reddito di cittadinanza, più la proroga per tutto l’anno dei contratti per i navigator. Cancellato anche il pagamento del canone Rai per bar, ristoranti, alberghi e pubblici esercizi. Ecco la guida completa.

1) Sanatoria fiscale

Sono cancellate le vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra 2000 e 2010, ma solo per chi ha un tetto di reddito di 30mila euro. Rate e nuove cartelle esattoriali sospese fino al 30 aprile e una sanatoria ad hoc per le partite Iva in difficoltà.

2) Ristori

Undici miliardi di euro di aiuti per risarcire aziende e partite Iva con perdite del 30% o più del giro d’affari mensile 2020 su quello 2019. Ristori dal 20% della perdita per le imprese tra 5 e 10 milioni al 60% delle piccole (fino a 100mila euro). No a differenze di codici Ateco.

3) Licenziamenti

Stop ai licenziamenti prorogato al 1° luglio, mentre per le pmi senza ammortizzatori ordinari il blocco arriverà fino al 1° novembre. Si continua con la cassa integrazione: da 13 settimane fino a giugno a 28 settimane entro fine anno per chi non ha cig ordinaria.

4) Cultura

In arrivo 400 milioni di euro in più per il settore della Cultura: 200 milioni per spettacolo, cinema e audiovisivo, particolarmente colpiti dalla crisi Covid, 120 milioni per spettacoli e mostre e infine altri 80 per il settore del libro e la filiera dell’editoria.

5) Reddito di cittadinanza

Un altro miliardo per il Reddito di cittadinanza: il decreto prevede tre mensilità - si va da 400 a 800 euro a seconda della composizione del nucleo - alle famiglie in difficoltà. Prorogati fino a fine dicembre anche i contratti dei navigator che scadevano a fine aprile, una bandiera dei 5 Stelle.

6) Settori in ginocchio

Risorse ad hoc per i settori più colpiti dal Covid. Ci sono 700 milioni per la filiera della neve e della montagna; 900 milioni per gli stagionali (compresi addetti alle Terme, p.Iva del turismo), 100 milioni alle fiere. Poi 200 milioni alle imprese di ristorazione nei centri storici e specializzate in eventi privati.

7) Come si fa ad avere i ristori

1 Richieste digitali. Le domande per i ristori dovranno essere presentate "solo in via telematica". 2 Il sito del Fisco. Le richieste saranno raccolte dal sito creato da Agenzie delle entrate e Sogei, online entro pochi giorni dall’entrata in vigore della legge. 3 Tre passaggi. Tre i passaggi necessari per inserire la domanda. I log in saranno gestiti dal software che indicherà a ognuno il tempo di attesa per entrare nella ’camera’ dove si compilerà la domanda: i propri dati, quelli dell’azienda, e l’Iban. Nell’ultima stanza si invierà la pratica. 4 Sistema anti-crash. Ogni utente non dovrebbe attendete più di 10 minuti per l’intero processo. La divisione in tre stanze dovrebbe evitare i crash durante le prime ore e i primi giorni delle misure, si attendono volumi di traffico simili a quelli dello scorso anno, con 3 milioni di domande, concentrate nei primi giorni il sistema possa reggere. 5 Tempi d’erogazione. L’Agenzia calcola che, dopo la verifica e l’accettazione della domanda, il tempo di erogazione sarà di circa due settimane. I primi soldi arriveranno l’8 aprile: in un mese tutti saranno soddisfatti.