Martedì 23 Aprile 2024

De Luca brucia tutti: ho comprato lo Sputnik

Campania, accordo già siglato. Non resta che aspettare l’ok dell’Ema. Lo sceriffo: "Stiamo seguendo la linea tracciata da Draghi"

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di Nino Femiani

De Luca vola sullo Sputnik. Vecchio comunista, lo "sceriffo di Salerno" si butta sul vaccino diventato simbolo del regime putiniano, battezzato con il nome delle prime tre missioni spaziali dell’ex Urss.

Il governatore della Campania sigla, attraverso Soresa, la società regionale per la sanità, un contratto con la RDIF per l’acquisto di Gam-COVID-Vac, comunemente noto come Sputnik V, vaccino criticato per la fretta sconveniente e l’assenza di trasparenza ma celebrato dalla prestigiosa rivista Lancet.

RDIF altro non è che il fondo sovrano russo, fondato nel 2011 da Putin che ha investito finora oltre 2 trilioni di rubli.

Nella determina, scritta a Palazzo Santa Lucia, è indicato che l’efficacia del contratto resta "condizionata al conseguimento delle autorizzazioni da parte degli enti regolatori EmaAifa" che devono dare l’ok sul vaccino russo.

Ma il lavorio sotterraneo per arrivare al fondo putiniano è iniziato circa tre settimane fa ed è costato il posto anche al direttore di Soresa Corrado Cuccurullo contrario a fare una gara per un vaccino fuori dai perimetri europei come aveva deciso di fare De Luca dopo aver preso atto dei ritardi nelle forniture.

È toccato così al neo direttore Mauro Ferrara firmare la determina in cui dice che sono stati "consultati 11 operatori economici, allo stato potenziali produttori del vaccino".

E uno solo ha offerto disponibilità. "Ci stiamo muovendo un po’ sulla linea indicata da Draghi", dice soddisfatto il governatore campano.

Ma il premier avverte sui limiti produttivi di RDIF: "Starei attento a fare contratti su Sputnik". Parole che non raffreddano l’entusiasmo di De Luca: "L’obiettivo della Campania è completare l’immunizzazione per questo autunno e questo vuol dire che dobbiamo fare ogni giorno 60mila vaccini, 1,8 milioni di somministrazioni al mese. In tre mesi dovremmo riuscire a fare, se tutto va bene e ci sono i vaccini, tra i 5,3 e i 5,6 milioni di somministrazioni. Con le due somministrazioni, dobbiamo farne più di 9 milioni. Ad oggi non abbiamo i quantitativi necessari per raggiungere l’obiettivo".

Il costo di vendita di Sputnik V è di 20 dollari per le due dosi, 16 euro circa. Quanto pagherebbe la Campania?

Nessuno lo sa, solo pettegolezzi in cui si parla di un prezzo intorno ai 30 dollari per le due dosi. "Investiamo soldi della Regione e, coperte le esigenze dei campani, metteremo a disposizione dell’intero Paese la quantità dei vaccini che dovessimo ricevere dalla casa produttrice".

Intanto dopo Pasqua verrà avviata all’Istituto Spallanzani una doppia sperimentazione col vaccino Sputnik. Uno sulla sua protezione rispetto alle varianti, il secondo per verificare se può essere usato come richiamo in chi ha ricevuto una prima dose AstraZeneca.