Napoli, il presidente De Laurentiis positivo al Coronavirus

Il presidente del Napoli ieri aveva partecipato all'assemblea della Lega di Serie A: ora tampone anche per gli altri presidenti presenti. Avrebbe già avuto sintomi: con i giornalisti era senza mascherina. La Lega: "Protocolli rispettati". Positiva anche la moglie. Agnelli e Cairo: "Seguiamo i protocolli"

Aurelio De Laurentiis arriva all'assemblea della Lega di Serie A (Ansa)

Aurelio De Laurentiis arriva all'assemblea della Lega di Serie A (Ansa)

Napoli, 10 settembre 2020 - Una nuova notizia sul fronte dell'emergenza Coronavirus scuote il mondo del calcio. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è infatti risultato positivo al Covid-19. La notizia è stata confermata questa mattina dalla società Napoli calcio con uno scarno comunicato sul sito Internet. "La SSC Napoli comunica che il Presidente Aurelio De Laurentiis è risultato positivo al Covid-19 in seguito al tampone effettuato ieri".

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Aurelio De Laurentiis è risultato positivo al tampone effettuato martedì, i cui risultati sono arrivati ieri sera. Il presidente del Napoli, come la squadra e gli altri dirigenti azzurri, fa infatti il test ogni martedì e giovedì. Al momento gli unici sintomi che avverte sono una debolezza e dolori articolari. De Laurentiis, 72 anni, è a Capri con la moglie Jacqueline, anch'essa risultata positiva, e insieme ai medici sta valutado se andare a Roma visto che in caso di un controllo più approfondito andrebbe all'ospedale Gemelli, dove ci sono i medici che lo seguono abitualmente. La squadra intanto ha ripetuto i test stamattina come da programma: al momento non sono in discussioni le amichevoli previste.

Soltanto ieri De Laurentis aveva partecipato all'assemblea della Lega di Serie A - che ha votato all'unanimità la creazione di una media company in cui confluiranno i diritti tv del campionato per le prossime stagioni - nonostante avesse avvertito dei disturbi e qualche linea di febbre. Un malessere che aveva attribuito, tramite un'autodiagnosi, a un'indigestione di ostriche.

Secondo fonti della società, De Laurentiis stava bene, non aveva alcun sintomo sospetto prima di imbarcarsi da Capri per Napoli, diretto a Milano per partecipare all'assemblea della Lega.

Ora inevitabilmente anche gli altri presidenti delle squadre di serie A che si trovavano nella stanza dell'hotel Hilton di Milano in cui si svolgeva l'assemblea dovranno sottoporsi al tampone. Secondo quanto sta emergendo in queste ore, De Laurentiis ieri avrebbe già avuto i sintomi del Covid.

Assemblea: chi c'era

Nell'assemblea di Lega di ieri a Milano erano presenti tutti i rappresentanti delle 20 società di Serie A, tra presidenti e dirigenti. All'arrivo, tra gli altri, indossavano una mascherina il presidente della Juventus Andrea Agnelli, l'ad dell'Inter Beppe Marotta, il presidente del Milan Paolo Scaroni, il patron della Lazio Claudio Lotito e anche i dirigenti della Lega come il presidente Paolo Dal Pino e l'ad Luigi De Siervo, mentre, oltre a De Laurentiis, alcuni altri dirigenti non hanno utilizzato alcuna protezione né all'ingresso all'Hotel Hilton né all'uscita. Nel corso della riunione tutti erano seduti a circa un metro e mezzo di distanza l'uno dall'altro, rispettando le norme relative al distanziamento. A questo punto dovrebbero scattare le procedure obbligatorie per chi è entrato in contatto con De Laurentiis, compresi gli altri presidenti e dirigenti dei club.

La Lega: protocolli rispettati

Durante i lavori della Lega non era indispensabile indossare la mascherina perchè sono stati rispettati i protocolli anti Covid e il distanziamento sociale, fa sapere la Lega. De Laurentiis ha pranzato ieri con altri presidenti dei club di serie A. E non ha usato la mascherina mentre parlava con i giornalisti al termine della riunione all'uscita dall'albergo.

Gli altri presidenti

In seguito alla positività al Coronavirus del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il presidente della Juventus Andrea Agnelli "sta osservando le buone pratiche previste dai protocolli" sanitari. Lo si apprende da ambienti vicini al club bianconero. Lo stesso comportamento sta tenendo il presidente del Torino, Urbano Cairo. Sono in isolamento presso le loro abitazioni in attesa dell'esito del tampone i due dirigenti della Fiorentina Joe Barone e Joseph Commisso, figlio del presidente Rocco Commisso, che ieri hanno partecipato alla riunione di Lega. Il presidente della Lazio, Lotito: "Ero a 30 metri da lui ma domani faccio il tampone". Il presidente del Milan, Paolo Scaroni: dal Milan si fa sapere che non ha avuto alcun contatto con de Laurentiis, ma domani si sottoporrà il tampone. Gli amministratori delegati dell'Inter, Beppe Marotta e Alessandro Antonello e l'avvocato Angelo Capellini, stanno bene e non hanno avuto alcun contatto ravvicinato, ma sono sempre rimasti a distanza di sicurezza. Intanto anche il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino ha deciso di porsi in isolamento seguendo le indicazioni previste dal protocollo sanitario.

Malagò: "Qualcosa non ha funzionato"

"Aurelio è un amico di famiglia, gli sono vicino e lo abbraccio. Giuro che non so niente, solo quello che ho letto ma c'è qualcosa che non mi quadra. Se è tutto quello che ho visto, mi sembra che qualcosina non abbia funzionato". Così il presidente del Coni Giovanni Malagò.

Il cardinale Sepe

"Di fronte al virus siamo tutti livellati, non c'è né principe, né marchese né cardinale, quando viene viene". Lo ha detto cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, commentando la notizia della positività al Covid-19 di Aurelio De Laurentiis. "Facciamo un augurio a de Laurentiis - ha affermato - perché possa continuare in questo impegno, soprattutto in un periodo particolare anche per lui e per la squadra". "Non sapevo che fosse positivo, mi è stato detto- ha aggiunto - dovrò fare un altro tampone, ne ho già fatti tre-quattro, uno in più o in meno non fa differenza". "L'ho incontrato dieci giorni fa a Castel di Sangro, io mi sento bene - ha concluso - Ci siamo salutati, ci siamo abbracciati, lui non aveva la mascherina".