Venerdì 19 Aprile 2024

David di Donatello, veleni in casa Vanzina La vedova di Carlo: "Avvilita la sua memoria"

Polemica sui premi David di Donatello per l’amara lettera di protesta di Lisa Melidoni Vanzina, vedova del regista Carlo: a suo avviso il premio David Speciale, andato ad Enrico Vanzina, non farebbe giustizia al marito e alla sua memoria (il regista è morto nel 2018). No commenti da Enrico Vanzina, mentre replica Piera Detassis, direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello: "Come ben chiarisce la motivazione del premio, il riconoscimento a Enrico Vanzina è una celebrazione dell’autore poliedrico e insieme il tributo affettuoso al fratello Carlo e al padre Steno, quindi ad una famiglia artistica della commedia italiana".

Questa invece la lettera completa della vedova: "Con le mie figlie, abbiamo appreso, di come l’Accademia del David di Donatello si sia già dimenticata di Carlo Vanzina, mio marito, il loro papà. Dare un premio a suo fratello e non un riconoscimento a Carlo, è stato un gesto di ingratitudine verso un regista che ha girato ben oltre 60 film. Un gran signore del cinema italiano a detta di tutti coloro che ci hanno lavorato in più di 40 anni di stimata carriera. Un maestro, un uomo umile, non per modestia ma per innata signorilità; sempre in punta di piedi, mai prevaricatore né arrogante né con smanie di protagonismo al contrario, di chi millanta verità inesatte pur di esser sempre al centro di un attenzione non meritata. Cara giuria del David – conclude Lisa Melidoni Vanzina – con la stessa superficialità che conferisce questo premio, avete emarginato un grande protagonista, un autore della commedia all’italiana, avvilendone la memoria non avendogli, riconosciuto, neanche post mortem la sua infinita dedizione al nostro cinema. Del resto, si sa: chi è stato tanto amato in vita con la morte diventa oblio degli indifferenti".

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