Giovedì 18 Aprile 2024

Dallo schianto ai banchi dei tribunali

Il calvario lungo dodici anni. La sentenza della Consulta. e l’ok degli esperti al farmaco

1 Le condizioni irreversibili

Federico Carboni nel 2010 a causa di un grave incidente stradale resta tetraplegico e soffre di gravi patologie. Le sue condizioni sono irreversibili. Nel 2020 scrive a Cappato e chiede alla Asur di ottenere il suicidio assistito, come ha stabilito la Consulta.

2 Il muro dell’Asur

L’azienda sanitaria marchigiana inizialmente nega la possibilità, prevista dalla sentenza del 2019 su dj Fabo, senza neanche attivare la procedura di verifica delle condizioni. Allora l’associazione Coscioni porta l’Asur in tribunale.

3 L’ordinanza di Ancona

Nel marzo 2021 il tribunale di Ancona nega la possibilità a ’Mario’ di accedere alla morte assistita in Italia. Il ricorso, però, porta al ribaltamento dell’ordinanza da parte di un collegio di giudici: l’Asur deve procedere applicando la sentenza della Consulta.

4 L’ok del Comitato etico

Nel novembre 2021 Mario riceve l’ok dal Comitato etico: per la prima volta un malato in Italia rispetta le condizioni costituzionali che rendono lecito il suicidio medicalmente assistito. Nel febbraio scorso l’ultimo step: l’Asur sceglie il farmaco e le modalità.