Martedì 16 Aprile 2024

Dall’Irlanda agli Usa Centinaia di episodi e maxi risarcimenti

1 Stati Uniti

Nel 2002 l’inchiesta del The Boston Globe travolse la diocesi: sotto accusa finirono 89 sacerdoti e 55 furono rimossi. Coinvolto anche l’allora arcivescovo Law che fu costretto a dimettersi. A seguito delle richieste di risarcimento, tre diocesi avviarono in pochi mesi la procedura di bancarotta: L’arcidiocesi di Portland, la diocesi di Tucson e quella di Spokane dichiararono bancarotta per far fronte ai risarcimenti.

2 Australia

Si registrano 107 casi di condanne per abusi sessuali su minori, ma altri processi sono in corso. Il caso più noto è quello di padre Kenin O’Donnell, morto in carcere nel 1997, che violentò per anni due sorelline. I genitori hanno accusato il cardinale Pell di aver insabbiato l’inchiesta: prima condannato è stato poi assolto nel 2020.

3 Irlanda

Nel 1994 esplose lo scandalo-Brendan Smyth, sacerdote nordirlandese accusato di abusi su minori in oltre 40 anni a Belfast, Dublino e Stati Uniti. Arrestato e processato, dai 17 casi iniziali durante la sua detenzione ne saltarono fuori altri 74.

4 Francia

La Chiesa di Francia venderà gli immobili per risarcire le vittime di abusi sessuali: negli ultimi 70 anni sono stati 330.000 i minorenni abusati da sacerdoti, altri addetti a vari livelli e personale laico. In aprile aprirà poi i battenti anche un tribunale penale canonico interdiocesiano.