Giovedì 18 Aprile 2024

Dalle cure a casa alla telemedicina Ecco come sarà la nuova sanità

La Federazione dei medici: "Strada giusta, l’assistenza territoriale è una priorità"

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Avanti decisi per una riforma della sanità in Italia, facendo tesoro anche di ciò che la pandemia ci ha insegnato in un anno: l’assistenza sul territorio deve dunque diventare centrale, così come le cure a casa, la telemedicina e la rete di servizi più prossimi ai cittadini come consultori e Centri di salute mentale. Le indicazioni che arrivano dal premier Draghi convincono sindacati ed organizzazioni mediche, a partire dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) che vede nei ‘pilastri’ indicati la "strada giusta per ricostruire la Sanità".

"Dobbiamo ricostruire il nostro Servizio sanitario nazionale, portando le competenze dei professionisti al letto del malato, vicino al cittadino. Per questo – ha commentato il presidente Fnomceo Filippo Anelli – abbiamo accolto con soddisfazione l’idea di Draghi di ridisegnare la sanità territoriale per rendere realmente esigibili, e prossimi ai cittadini, i Livelli essenziali di assistenza, affidando agli ospedali le acuzie. È la strada che la Fnomceo indica da tempo".

Parla di "discorso convincente", anche se "forse è mancato un approfondimento sulle carenze degli ospedali" il maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri, l’Anaao-Assomed. Un giudizio positivo arriva pure dai sindacati dei medici di base. Il premier indica dunque come una priorità la costruzione del modello sanitario destinato a traghettare l’Italia fuori dall’era Covid. Pilastri del futuro Servizio sanitario, proprio il territorio e la domiciliarità. L’idea è quella che vadano affidate agli ospedali le esigenze sanitarie acute. La casa, invece, diventa il principale luogo di cura: obiettivo possibile con la telemedicina e l’assistenza domiciliare integrata.