Venerdì 19 Aprile 2024

Dalla frutta secca alle uova La lista dei cibi più rischiosi

Genetica e inquinamento, boom di casi. E c’è chi se ne accorge a 82 anni

di Alessandro Malpelo

Le reazioni allergiche al giorno d’oggi sembrano maggiormente insidiose. Saranno le sostanze chimiche industriali con le quali entriamo in contatto ogni giorno? Come è possibile che si scateni una reazione così violenta al ristorante, al punto da ridurre in fin di vita una persona sensibile agli allergeni? Ad aiutarci a dare risposte ai quesiti più dibattuti è Mario Di Gioacchino, presidente della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (SIAAIC).

LE ALLERGIE SONO

PIÙ FREQUENTI RISPETTO

AL PASSATO?

Sicuramente il numero delle diagnosi di allergia è in crescita, probabilmente per una combinazione di più fattori: predisposizione, ereditarietà, inquinamento atmosferico, igiene ambientale, scelte dietetiche.

POSSIAMO AVERE

EPISODI CRITICI DA ADULTI?

Abbiamo osservato casi limite, come un paziente che a 82 anni ha sviluppato una allergia al cipresso.

ESISTONO ALLERGIE

PIÙ PERICOLOSE DI ALTRE?

Esistono prodotti che sono stati giudicati pericolosi dalla Commissione europea, tanto che vige l’obbligo di indicare gli ingredienti su menù e confezioni. Le persone sensibili possono avere reazioni alimentandosi con proteine del grano, della soia, del pesce, della frutta a guscio, dei legumi, del latte, delle uova... Certi farmaci, antibiotici per esempio, possono dare reazioni indesiderate.

POSSIAMO CAUTELARCI

IN QUALCHE MODO?

Abbiamo promosso a più riprese, come Società italiana di allergologia, iniziative a carattere educativo, ad esempio le campagne informative nei ristoratori, data la complessità delle preparazioni alimentari, in modo da diffondere nozioni su come comportarsi in presenza di gravi imprevisti, tipo choc anafilattico.

ESISTONO MEDICINALI

ALL’OCCORRENZA?

Le persone che sanno di andare incontro a episodi acuti, come l’edema della glottide (che porta a deficit del respiro, ndr) potrebbero tenere a portata di mano una fiala di adrenalina autoiniettabile, che può prescrivere anche il medico di famiglia, con effetto quasi immediato. Con il cortisone o con l’antistaminico i tempi si allungano.

LA CRISI DIPENDE

DALLA QUANTITÀ

DI ALLERGENI INGERITI?

La reazione allergica è indipendente dalla dose, anche una minima quantità può scatenare una reazione. Ho avuto in cura una 24enne con uno choc anafilattico durante l’esecuzione di un test cutaneo. Sono eventi rari, normalmente le allergie alimentari si manifestano con orticaria, edemi, sintomi lievi. Occorre anche distinguere tra allergie e intolleranze alimentari, come l’intolleranza al lattosio, che generalmente si manifesta con dolori addominali e diarrea.