Mercoledì 24 Aprile 2024

Dal film con Verdone alla Serie A. Il bimbo di 'Viaggi di nozze' in porta con la Samp

Wladimiro Falcone era il bimbo in braccio al protagonista del film cult dell'attore e regista romano. Ieri il debutto con la Samp nella sua Roma

Carlo Verdone con Wladimiro Falcone

Carlo Verdone con Wladimiro Falcone

Ha cominciato la carriera di attore ancor prima di quella di calciatore. Una carriera in realtà breve, nata fra le braccia di Carlo Verdone–Giovannino nel secondo episodio di Viaggi di nozze quando aveva appena tre mesi. E davanti al suo idolo Wladimiro Falcone ha di nuovo debuttato. Allora, 1995, era una comparsata da neonato, lui ancora in fasce sballottato dal protagonista che cercava disperatamente di prenotare una crociera nel Mediterraneo. Ieri allo stadio Olimpico l’esordio in Serie A con la maglia della Sampdoria, di cui da quest’anno è secondo portiere, proprio contro la Roma, la squadra della sua città e del suo cuore. Tifoso "sfortunato" visto che per la società giallorossa Wladimiro non ha mai giocato, neppure da ragazzino.

Falcone, infatti, nasce nelle giovanili di una squadra di periferia della Capitale il cui nome potrebbe benissimo venire da un film di Verdone: la Vigor Perconti. Gli osservatori della Roma gli stavano dietro e lui sperava un giorno di incontrare negli spogliatoi il Capitano, Francesco Totti, di cui collezionava mirabilia, ma furono più veloci quelli della Samp che a 16 anni lo portarono a Genova pagando per il suo cartellino 7mila euro. Prima del debutto in A, la società – che aveva un presidente romano e ’cinematografaro’, Massimo Ferrero, fino alle vicende giudizarie che l’hanno travolto – gli ha fatto fare apprendistato in giro per l’Italia nelle serie minori: Como, Savona, Livorno, Bassano, Gavorrano, Lucchese, Cosenza.

Finalmente ieri a 26 anni e otto mesi il salto che ogni ragazzino sogna quando inizia a calcare i terreni di gioco: la maglia da titolare in massima serie al posto del titolare Audero infortunato. Un’emozione fortissima se ciò avviene contro la squadra di cui hai sempre sognato di vestire i colori. Il sogno cinematografico e quella parte di carriera sono un’altra cosa: era un poppante quando la sorella di sua nonna, che gestiva un’agenzia che procurava le comparse ai vari produttori cinematografici e televisivi, lo portò sul set di Viaggi di nozze: Wladimiro aveva 3 mesi. Qualche anno dopo gli è capitato di finire su altri set, sempre in un attimo fuggente: Distretto di polizia e Ris, delitti imperfetti e in uno spot delle ferrovie francesi. Ma il calcio ha vinto sul cinema "dove ci sono – si è quasi scusato in un’intervista alla Gazzetta – troppi tempi morti fra un ciak e l’altro e poi quella necessità di ripetere le scene". Meglio un solo rigore tirato contro.

Quell’esordio sulle spalle di Carlo Verdone però gli è rimasto nel cuore. E quando nel 2015 ci fu la festa del ventennale di Viaggi di nozze, film campione di incassi battendo Pocahontas e Vacanze di Natale ‘95, Wladimiro si presentò e Verdone lo volle accanto. Parlarono a lungo, più della Roma, squadra del cuore di entrambi, che di cinema. Da allora i due si sentono spesso. "La mia famiglia – ha raccontato Falcone – è cresciuta con i film di Carlo, sappiamo tutte le battute a memoria". La passione dello spettacolo è comunque in cima ai passatempi del portiere bliucerchiato: "Vado al cinema appena posso e a casa ho l‘abbonamento a Netflix". Chissà che questo debutto col cuore in gola non porti fortuna a Wladimiro. Magari già oggi vale più di quei 2,2 milioni di euro che la Sampdoria ha messo a bilancio.