Giovedì 25 Aprile 2024

Daisy Osakue, lancio di uova in pieno volto. "Io, colpita perché di colore"

Moncalieri, la primatista italiana di lancio del disco under 23 aggredita nella notte. "Ma agli Europei di atletica ci vado", assicura. Salvini: nessuna emergenza razzismo. Telefonata del premier Conte LA SCHEDA / In meno di due mesi almeno 13 episodi

L'atleta Daisy Osakue esce dall'ospedale (Ansa)

L'atleta Daisy Osakue esce dall'ospedale (Ansa)

Moncalieri (Torino), 30 luglio 2018 - E' irriconoscibile, Daisy Osakue, dopo quello strano 'incidente': il volto tumefatto, l'occhio chiuso e lacrimoso. E ora la giovane, primatista italiana under 23 di lancio del disco, rischia di non poter partecipare agli Europei di atletica. L'atleta, nata a Torino da genitori nigeriani, poco dopo l'una di notte è stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato da un'auto in corsa, nella notte a Moncalieri. Subito trasportata all'ospedale Oftalmico di Torino, ha riportato una lesione alla cornea: in un primo tempo sembrava dovesse essere operata per rimuovere un frammento di guscio dell'uovo, ma lei minimizza la gravità della lesione: "Per fortuna è soltanto un'abrasione. Qualche giorno di riposo, qualche goccia e dovrei star bene", assicura.

Gli aggressori sono ricercati, ma secondo i carabinieri l'azione non è riconducibile a motivi razziali: l'auto dalla quale sono state lanciate le uova nei giorni scorsi era stata segnalata un paio di volte alle forze dell'ordine da alcuni residenti, che avevano già assistito al lancio di uova. Da più parti si evoca il pericolo razzismo, anche dopo il susseguirsi di parecchi episodi simili, ma Matteo Salvini replica: "Emergenza razzismo? Sciocchezze". Intanto, tra i tanti messaggi di solidarietà giunti alla ragazza, c'è anche quello della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati che parla di un "ennesimo episodio vile, che denota anche inciviltà e ignoranza". "La violenza va sempre condannata, a maggior ragione quando potrebbe avere odiose motivazioni razziali", aggiunge la seconda carica dello Stato.

Daisy Osakue prima e dopo l'aggressione
Daisy Osakue prima e dopo l'aggressione

IL RACCONTO DI DAISY - "A me non piace usare la carta del razzismo, ma credo che questa volta è così. Semplicemente perché quella zona tutti la conoscono perché ci sono prostitute di colore. Peccato che io non sono una prostituta. Perché se fosse stata una prostituta non avrebbe neppure denunciato. Invece io voglio che tutti sappiano e che questi ragazzi vengano presi", dice l'atleta. E ancora: "L'hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore". Poi il commento amaro, che sa di denuncia: "Mi era già capitato di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all'azione, significa che si è superato un altro muro".

Ancora choccante il ricordo di quei momenti: "Ho accelerato l'andatura e sono corsa sul marciapiedi quando ho sentito un forte dolore all'occhio e ho sentito del liquido. Ero terrorizzata e ho urlato - confessa - perché pensavo fosse acido. Poi sono stata soccorsa da alcuni passanti e mi sono tranquillizzata quando ho visto che sui trattava di un uovo". "Sono molto arrabbiata - confessa ancora Daisy - Come ho già detto, non voglio usare né la carta del sessismo né quella del razzismo. Una persona dovrebbe essere tranquilla e libera di camminare per strada senza che qualcuno dal nulla la aggredisca. E' un atto di codardia".

Ma l'atleta non si farà fermare dall'aggressione: "Cascasse il mondo io a Berlino vado. Purtroppo dovrò perdere qualche giorno di preparazione - spiega a L'Aria che tira su La7 - perché ho l'abrasione alla cornea e devo stare un po' ferma. Ma a Berlino ci vado". 

LA SCHEDA / In meno di due mesi almeno 13 episodi

LA POLEMICA SUL RAZZISMO - Quasi immediate le reazioni politiche. La sinistra attacca la politica del governo e soprattutto di Salvini. "Chi nega la spirale razzista che sta crescendo nel Paese se ne rende complice #bastarazzismo", scrive su Twitter il segretario del Pd Maurizio Martina postando la notizia dell'attacco a Daisy Osakue.

E Pippo Civati, fondatore di Possibile, rincara la dose: "Salvini dice che il suo modello non sono gli Stati Uniti di Trump: ha ragione, il suo modello è l'Alabama degli anni Sessanta, con aggiunta di citazioni fasciste, di falsità a ogni occasione, accompagnate da parole che vengono dalle stagioni più buie della storia italiana recente". "Chiediamo alle opposizioni - aggiunge Civati - di portare in Parlamento una discussione che non è più rinviabile, sul ruolo e sull'operato del ministro della propaganda. Tutto è legato al colore della pelle, all'insegna del razzismo più schifoso e la vicenda di Daisy Osakue, atleta della Nazionale, lo dimostra fino all'estremo". 

Anche Matteo Renzi interviene via social: "#DaisyOsakue è una campionessa italiana. Ieri è stata selvaggiamente picchiata da schifosi razzisti. Gli attacchi contro persone di diverso colore della pelle sono una EMERGENZA. Ormai è un'evidenza, che NESSUNO può negare, specie se siede al Governo. Italia, #torniamoumani". 

Condanna anche dai 5 Stelle: "L'aggressione dell'atleta azzurra Daisy Osakue avvenuta a Moncalieri è un atto indegno che condanniamo con fermezza, chi lo ha compiuto deve provare vergogna di fronte a tutto il nostro Paese. L'Italia rifiuta, si indigna e punisce questi gesti inqualificabili. Vogliamo che questa persona, che ha lanciato un uovo contro una donna per strada, venga individuata e punita quanto prima. Gli inquirenti ci diranno qual e' il movente, ma in ogni caso un fatto del genere non deve succedere. Mai. Alla nostra campionessa Daisy tutta la solidarieta' e la vicinanza del M5s", affermano i capigruppo del Movimento 5 Stelle al Senato e alla Camera Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva.

E sulla pagina Facebook di +Europa si legge: "È il negazionismo del Ministro degli interni, Matteo Salvini, a legittimare e giustificare politicamente questi atti di razzismo ormai quotidiani. Un razzismo che ovviamente non fa distinzione tra regolari e irregolari, tra cittadini italiani e stranieri. Un razzismo che ormai si manifesta sempre più spesso con le mani e con le armi e sempre meno solo con le parole".

LA POSIZIONE DI SALVINI - Evocato da più parti, nel primo pomeriggio il vicepremier e ministro dell'Interno Salvini spiega la sua posizione: "Spero di incontrarla e vederla gareggiare il prima possibile", dice augurando una veloce guarigione a Daisy Osakue. "Ogni aggressione - aggiunge - va punita e condannata, sono e sarò sempre a fianco di chi subisce violenza". 

Detto ciò, Salvini precisa: "Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze, ricordo che solo negli ultimi tre giorni, nel silenzio generale, la Polizia ha arrestato 95 immigrati, mentre altri 414 sono stati denunciati", è il suo commento. "Di certo - aggiunge - l'immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato, per questo sto lavorando per fermare scafisti e clandestini".

Salvini contro tutti: "Il governo non è razzista. Tanti reati colpa di stranieri"

PARLA IL PADRE - "Siamo arrivati dalla Nigeria 24 anni fa - spiega Iredia Osakue, il papà di Daisy - È capitato di essere vittime di episodi razzisti verbali, ma non ci faccio caso. Le persone parlano, non bisogna darci troppo peso". E poi, continua l'uomo, "Daisy è nata in Italia, come i suoi fratelli di 14 e 8 anni. Da adesso in poi farò attenzione che non tornino a casa dopo le 20. Fortunatamente mia figlia sta bene: se la ferita fosse stata più grave, la sua carriera sarebbe finita e avrebbe dovuto rinunciare a questa gara molto importante".

CONTE LE TELEFONA - In serata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di ritorno dalla Casa Bianca, ha telefonato a Daisy Osakue dall'ambasciata italiana a Washington. "Ho avuto una chiamata con Daisy. Da stamattina cercavamo di metterci in contatto. Le ho voluto esprimere solidarietà. E' un episodio inqualificabile. Le ho augurato di poter prendere subito gli allenamenti e le ho augurato un futuro radioso", ha detto Conte in una conferenza stampa all'ambasciata a Washington. "Fermo restando che come lei stessa mi ha riferito non sembrerebbe esserci una matrice razzista - ha aggiunto - chi ha compiuto questo gesto non ha fatto dichiarazioni di tipo razzista. Condannerò sempre comunque violenze di matrice razzista".

Poi il premier ha difeso Salvini: "Non bisogna confondere determinazione con razzismo: chi pensa che Salvini sia razzista si sbaglia di grosso. Qui si tratta di cambiare le regole sulla migrazione, questo non è razzismo", ha detto il premier.