Martedì 16 Aprile 2024

Da Milano a Napoli, la movida finisce in rissa

Assalti alle forze di polizia, decine di denunce e arresti. A Cremona la lotta tra bande di adolescenti è sui binari ferroviari

Migration

di Giovanni Rossi

La movida si fa nervosa. In Italia e in Europa, nelle capitali o nei paesini. Ovunque, quasi fosse l’effetto combinato di strafottenza e ribellione, le cronache rilanciano un sentimento negativo e prepotente soprattutto tra i giovani: regole calpestate, sguaiatezza molesta, risse in piena regola, assalti alle forze di polizia, denunce, arresti. Comportamenti di minoranza che però disegnano una tendenza e alimentano un clima insidioso.

È la malamovida e spunta dove meno te l’aspetti. Magari come effetto collaterale di una prima comunione. Come l’altra notte a Napoli in via Calata Capodichino: 200 ’invitati’ in strada, tra adulti e bambini, sorpresi a ridosso dell’entrata in vigore del coprifuoco notturno (la Campania è ancora in zona gialla). I carabinieri disperdono il mega assembramento e risolvono con professionalità una delicata situazione di ordine pubblico. Via le luci, via il palchetto, 20 persone sanzionate, a partire dal 36enne promotore che voleva festeggiare la comunione del figlio avvenuta in mattinata. Multati anche i tre musicisti in rituale esibizione neomelodica.

Certo meno peggio delle liti tra ubriachi (spesso minorenni). "Ogni notte risse violente e aggressioni a Milano, l’ultima questa questa notte, quattro ragazzi aggrediti e derubati in piazza 25 Aprile", denuncia la Lega mettendo nel mirino il sindaco Beppe Sala, risoluto ad agire in sintonia col prefetto, in una "rincorsa continua ai tanti luoghi della movida", tra "gente che va perseguita con durezza" ma "senza criminalizzare i ragazzi".

A Roma, venerdì sera un 21enne finisce in manette per aver lanciato bottiglie di vetro contro militari e agenti di polizia intervenuti per disperdere la folla per vedere Italia-Turchia. Nelle stesse ore nel quartiere di San Lorenzo due giovani di 18 e 20 anni sono arrestati per minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Un arresto anche a Genova dopo la solita rissa e scene di guerriglia urbana in provincia di Cremona dove due bande di giovanissimi, tra i 17 e i 21 anni, decidono di scontrarsi sui binari della stazione ferroviaria di Robecco d’Oglio in una resa dei conti tra teste calde di Robecco e Pontevico contro coetanei di Cremona. Scintilla banale: il solito frullato di gelosia e ragazze. Svolgimento professionale: ingaggio di picchiatori ’mercenari’ per vincere la scazzottata. Sedici i denunciati.

Ma un po’ dappertutto il clima preoccupa. Come dimostrano analoghi episodi ad Arezzo (due ventenni denunciati per il ferimento di un vigile), a Reggio Emilia (cinque denunciati per una mega rissa) e a Cagliari, dove decine di ragazzi accalcati cantavano Bevo, bevo, mi ubriaco e son felice anche se poi il Covid ho (scena rilanciata via web). "Meglio un aperitivo in meno", dichiara Confesercenti. Specie se, con oltre metà Paese in zona bianca, l’andazzo dovesse peggiorare. Ma non è un male solo italiano. A Parigi, sabato notte, la polizia è intervenuta coi lacrimogeni per disperdere centinaia di giovani ammassati sull’Esplanade des Invalides in un maxi-raduno convocato via social. Ennesima notte in cui la capitale francese è stata messa a ferro e fuoco dai disobbedienti.