Giovedì 18 Aprile 2024

Da lunedì via le mascherine all’aperto Ecco dove dovremo indossarle

Dopo l’ok del Cts, immediato via libera di Speranza. "Bisogna comunque rispettare le indicazioni"

di Alessandro Farruggia

Ebbene sì, via le mascherine dal 28 giugno. Lo sancirà il governo con un decreto, atteso entro venerdì al massimo. Ieri è venuto il via libera del Comitato tecnico-scientifico: non sarà più obbligatorio in zona bianca indossare le mascherine all’aperto, ma solo averle con sé per metterle in caso di assembramenti. "Il Cts – informa una nota – ritiene che nell’attuale scenario epidemiologico (caratterizzato da una incidenza stabilmente e significativamente sotto i 50 casi x 100.000 abitanti nei 7 giorni, indicativa di una contenuta circolazione del virus) a partire dal 28 giugno con tutte le regioni in zona bianca ci siano le condizioni per superare l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine all’aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es: mercati, fiere, code, ecc.…)" .

MASCHERINE,

DOVE RESTANO?

Il Cts indica che "le persone debbano sempre portare con sé una mascherina in modo da poterla indossare ogni qualvolta si creino condizioni di assembramento; debba essere raccomandato fortemente l’uso della mascherina nei soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto; debba essere sempre indossata negli ambienti sanitari secondo i protocolli in essere; debba sempre essere mantenuto l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i mezzi di trasporto pubblico; debbano essere rispettate le disposizioni e i protocolli stabiliti per l’esercizio in sicurezza delle attività economiche, produttive e ricreative". Secondo una bozza del prossimo decreto allo studio della Presidenza del Consiglio, "è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e, nelle zone gialle, arancioni o rosse, in tutti i luoghi all’aperto".

DOVE POTREMO TOGLIERE

LE MASCHERINE?

Ovunque negli spazi all’aria aperta nelle zone bianche. "Nelle zone bianche – dice la bozza di decreto allo studio di Palazzo Chigi – decade l’obbligo di indossare all’aperto i dispositivi di protezione delle vie respiratorie tranne laddove non sia possibile mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Il via libera all’aperto varrà anche per le fermate dei mezzi pubblici, se non saranno affollate, e negli impianti sportivi all’aperto, oltre che nei teatricinema non al chiuso, se è garantito il distanziamento.

DA QUANDO POTREMO

TOGLIERLE?

La data entro la quale entrerà in vigore il decreto sarà quella dalla quale cesserà l’obbligo di mascherina all’aperto. "Dal 28 giugno superiamo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts" ha annunciato su Twitter il ministro della Sanità Roberto Speranza. L’ipotesi di un decreto già oggi pare poco probabile, perché visto che con ogni probabilità il via liberà scatterà da lunedì 28, si vuole prima attendere l’esito della cabina di regia Covid, che come sempre viene convocata il venerdì. Se i dati che verranno dalle regioni saranno positivi, il via libera – con un decreto approvato entro venerdì – sarà dal lunedì successivo. Se non fossero così brillanti, il governo potrebbe decidere un rinvio di 7 giorni, fino al 5 di luglio. Ma è improbabile.

ESENZIONI

CONFERMATE?

Resta ovunque, anche al chiuso, l’esenzione per "i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva", per "i bambini di età inferiore ai sei anni" e i soggetti con "patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina".

LIBERI TUTTI

IN CASA?

Tra conviventi, come già oggi, non serve nessuna mascherina, ma è confermato il suggerimento a indossarle se ci sono degli ospiti. "È fortemente raccomandato l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private – è scritto nella bozza – in presenza di persone non conviventi".

E IL DISTANZIAMENTO

SOCIALE?

L’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie, osserva il Cts "integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio quali il distanziamento interpersonale e l’igiene costante e accurata delle mani" Che restano fondamentali.