Sabato 20 Aprile 2024

Chiara Meoni, da bambina perse il papà nella Dakar. Tragico destino: morta a 18 anni

Fabrizio aveva vinto la corsa due volte, ma nel 2005 una caduta in gara gli costò la vita. Allora Chiara aveva 2 anni, poi la lotta contro la malattia. Il sindaco: ora ritroverai tuo padre in cielo

Chiara Meoni, scomparsa ieri a 18 anni d’età

Chiara Meoni, scomparsa ieri a 18 anni d’età

Aveva due anni quando il padre è diventato leggenda: Fabrizio Meoni, il re della Dakar. È cresciuta tra immagini, foto, racconti di famiglia e degli amici del campione di motociclismo, morto l’11 gennaio 2005 tra le dune di quella che avrebbe dovuto essere la sua ultima sfida. Chiara Meoni aveva 18 anni e si è spenta ieri mattina nella casa a Castiglion Fiorentino, dove viveva con la madre Elena e il fratello Gioele. Da sei mesi era ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze, dove aveva ingaggiato una battaglia durissima contro un male incurabile che le ha spezzato la vita e rubato il futuro.

Il dolore per la scomparsa di Chiara è piombato sulla cittadina della Valdichiana alle porte di Arezzo con la violenza di uno tsunami, in una mattina di maggio con le nuvole cariche di pioggia, lasciando tutti senza parole. Oggi a Castiglione è lutto cittadino: lo ha proclamato il sindaco Mario Agnelli, molto legato alla famiglia Meoni e, in particolare, a Chiara, che ha visto crescere quando il padre è morto nell’incidente di gara.

Un uomo entrato nella storia del motociclismo non solo per le grandi imprese sportive, ma anche per la generosità verso chi sta peggio. L’Africa era diventata la sua seconda "casa" e l’impegno sui progetti per i bambini della Sierra Leone era un obiettivo fisso. Nel suo nome, da sedici anni la moglie Elena porta avanti la missione umanitaria con la Fondazione-Onlus intitolata al grande campione di motociclismo.

A Castiglion Fiorentino la memoria di Fabrizio Meoni è custodita con cura: ogni anno motociclisti da tutt’Italia arrivano per una sorta di "pellegrinaggio" davanti alla statua che lo raffigura mentre impenna con la moto e nel sentiero sterrato sulla montagna, a Partini, dove Fabrizio si allenava e dove oggi c’è un cippo commemorativo.

Chiara frequentava il liceo "Giovanni da Castiglione" con indirizzo linguistico e, come tutte le ragazze della sua età, aveva la luce dell’amore negli occhi, quella per un ragazzo che l’ha seguita nel calvario della malattia. Dal suo letto d’ospedale non si sono mai mossi la madre e il fratello, che l’hanno sostenuta in una prova più grande di lei ma che ha affrontato con coraggio.

"Sapevi di aver avuto un padre leggendario e adesso spero che tu possa correre assieme a lui. Hai avuto però anche una madre e un fratello straordinari, che hanno dimostrato di essere speciali esattamente come Fabrizio", scrive in un messaggio a Chiara il sindaco Agnelli per il quale "nulla sarà come prima".

E ancora: "In quanto a me e alla mia promessa non mantenuta – continua il primo cittadino –, ti chiedo di perdonarmi, ne ero tenacemente convinto. Grazie del tuo sorriso anima bella e vola più in alto del cielo". Tantissimi i messaggi di cordoglio espressi da semplici cittadini, associazioni, gruppi sportivi tra i quali il Moto Club Castiglioni "Fabrizio Meoni" per un lutto che riguarda tutto lo sport nazionale e quello motoristico in particolare.