Mercoledì 24 Aprile 2024

Conegliano, perché la Lancia Fulvia si trova parcheggiata nello stesso posto da 47 anni

L’auto dell’edicolante non si è mai mossa dal 1974. Zaia: c’era già quando andavo a scuola io

La Lancia Fulvia parcheggiata dal 1974 in via Zamboni a Conegliano

La Lancia Fulvia parcheggiata dal 1974 in via Zamboni a Conegliano

Ha asfaltato anche il Magic Bus di Chris McCandless, il tragico eroe di ‘Into the wild’. La Lancia Fulvia grigio spento di Conegliano da 47 anni non si muove di un millimetro da dove è stata parcheggiata. Il pullman che era servito da rifugio al solitario ragazzo americano, a causa dei troppi visitatori, è stato invece rimosso da poco più di un anno e sistemato in un museo. Ma l’utilitaria posteggiata in via Zamboni è sempre lì. Le gomme sono a terra, la carrozzeria è mezza mangiata dalla ruggine, ma lei resiste. Stoica e imperturbabile. Alla faccia di dispettosi piccioni e di qualche grandinata. Generazioni di studenti dell’Itis l’hanno ammirata (o disprezzata, a seconda dei gusti) mentre correvano per non farsi battere dalla campanella d’ingresso. Anche il governatore Luca Zaia se la ricorda: "Era lì quando andavo a scuola io...". La Fulvia col passare delle stagioni è diventata un vero e proprio monumento di Conegliano. Una sorta di manifesto dadaista su quattro ruote.

E così la provocazione lanciata pochi giorni fa su Facebook da Giacomo Dall’Amico in poco tempo ha collezionato centinaia di like. "Tutti a riempirsi la bocca di paroloni, di cultura come nuova fonte di business. Ma cosa credete, che il turista venga a Conegliano per la fontana del Nettuno, la Sala dei Battuti oppure Palazzo Sarcinelli? Non avete capito nulla. Il vero monumento che identifica Conegliano si trova in via Zamboni ed è la Lancia Fulvia parcheggiata a bordo strada e che da lì non si è mai mossa. È lei – ironizza – il nostro patrimonio Unesco, l’eredità dei nostri nonni che tutti i bimbi di Conegliano dovrebbero studiare sui banchi di scuola. Abbiamo un’opera che il Moma di New York farebbe carte false per averla". Sul social è stata anche lanciata una finta raccolta fondi per finanziare un restauro completo della vettura. L’entusiasmo per la proposta è stato tale che l’autore del post è stato poi costretto a precisare che in realtà si trattava di uno scherzo.

Ma ormai la notizia aveva iniziato a circolare sul web. E così si è scoperto che l’auto, assicurata e in regola con il bollo, in realtà appartiene ad Angelo Fregolent e Bertilla Modolo. La coppia per decenni ha gestito l’edicola di fronte alla Lancia Fulvia. "L’auto è del 1970 ed è un cimelio. Quando ho aperto l’attività mi andava bene averla parcheggiata lì di fronte – ha spiegato il proprietario, classe 1927, al Gazzettino – perché facevo scaricare i giornali nel bagagliaio e poi li portavo dentro. È in quel posto dal 1974". E da quando i fari di Facebook hanno illuminato la vecchia utilitaria, anche Angela e Bertilla sono finiti sotto i riflettori. "La Lancia Fulvia — ride la coppia — piace a tutti in questi giorni. Per noi è un gran regalo, questa attenzione, queste chiacchiere, queste persone che ci vengono a trovare".

Ma come per il Magic Bus, la troppa attenzione potrebbe rivelarsi un boomerang, E così l’auto che ora si trova in un parcheggio che occupa parte del marciapiede potrebbe essere presto spostata. Il comandante della polizia locale ha proposto di sistemarla al centro del cortile della scuola enologica. Ma la risposta dei social è stata lapidaria: "Ormai è un monumento storico dall’immenso valore sociale. È un cuore parcheggiato. Merita di restare dov’è".