Cuneo, leader degli industriali ai giovani: studiate da operai

E' polemica per la lettera aperta del presidente di Confindustria sul miglior percorso formativo per chi si iscrive a una scuola superiore

Lettera alle famiglie cuneesi (Sito Confindustria Cuneo)

Lettera alle famiglie cuneesi (Sito Confindustria Cuneo)

Cuneo, 30 gennaio 2018 - Studiate sì, ma da operai, così sarà più facile trovare lavoro. Questo il messaggio della lettera aperta inviata da Mauro Gola, presidente degli industriali di Cuneo, alle famiglie dei ragazzi in procinto di scegliere la scuola superiore, che ha già scatenato una polemica nazionale. Nel testo, Gola esorta ad accantonare "aspetti emotivi e ideali" per concentrarsi su "un esame obiettivo della realtà" nella scelta degli studi. "Qualsiasi percorso scolastico individuerete, avrete fatto una buona scelta", si legge. Tuttavia, precisa Gola, "è nostro dovere come imprenditori segnalarvi le esigenze delle nostre imprese".

LE PROFESSIONI PIU' RICHIESTE - "Operai specializzati, tecnici esperti nei servizi alle aziende, addetti agli impianti e ai macchinari". Queste le figure professionali più richieste e quindi quelle verso cui i giovani dovrebbero indirizzarsi, secondo il capo degli industriali cuneesi. Gola ha fatto presente che nel 2017 le aziende cuneesi hanno in programma di "inserire circa 40mila nuovi lavoratori", pertanto gli studenti che imposteranno il proprio percorso verso una delle professionalità ricercate "troveranno subito lavoro una volta terminato il periodo di studi". Per il rappresentante di Confindustria Cuneo non ci sono dubbi: "la cosa più giusta da fare", scrive, è " capire quali sono le figure che le nostre aziende hanno intenzione di assumere nei prossimi anni".

Nella missiva, Gola (il cui figlio è iscritto al liceo scientifico) avvisa i genitori che la realtà "si imporrà in tutta la sua crudezza negli anni in cui il vostro ragazzo cercherà lavoro ed incontrerà le difficoltà che purtroppo toccano i giovani che vogliono inserirsi nel mondo produttivo". Anche se l'approccio potrebbe essere definito "squisitamente razionale - si precisa - "denota responsabilità nei confronti dei nostri figli e del benessere sociale e del nostro territorio". 

I consigli dell'industriale non sono però piaciuti a molti che sui social hanno fatto notare come il tono della lettera sembri quasi scoraggiare i giovani dal proseguire gli studi a livello universitario e seguire le proprie passioni, promuovendo un'idea della scuola come mero addestramento al lavoro in azienda.

Nella conclusione della lettera si legge comunque che "la scelta sarà vostra e dei vostri ragazzi e qualsiasi percorso scolastico individuerete, avrete fatto una buona scelta perché tutte le scuole della nostra provincia sono eccellenti e qualificate. Ad ogni modo, gli uffici di Confindustria Cuneo sono a disposizione delle famiglie per fornire maggiori informazioni sul mercato del lavoro".