Covid, tornano gli assembramenti. Miozzo (Cts): "Rischio che la curva esploda"

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ricorda quello che è successo la scorsa estate: "Molti si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi". Ma è già 'febbre gialla': folla in centro a Milano. Assembramenti anche a Roma, Bologna, Firenze, Napoli

Follla alla Darsena a Milano (Ansa)

Follla alla Darsena a Milano (Ansa)

Roma, 31 gennaio 2021 - Covid: si moltiplicano gli appelli a non abbassare la guardia, in un weekend che ha visto che ha visto nuovi assembramenti nelle grandi città, da Milano a Napoli, da Roma a Bologna, complice qualche squarcio di bel tempo e soprattutto la prospettiva del cambio di fascia per molte regioni.

Avvertimenti del Cts e di Speranza

Il ritorno in area gialla "non significa normalità". È necessario "evitare assembramenti" poiché c'è il rischio "assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili". Così il coordinatore del Cts Agostino Miozzo sottolineando che è fondamentale ricordare cosa è successo la scorsa estate quando "molti si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi".

A settembre scorso, sottolinea ancora Miozzo, "abbiamo visto la curva schizzare rapidamente verso numeri difficilmente gestibili" e "oggi quel rischio è ancora assolutamente reale", senza dimenticare "l'incognita 'varianti', di cui si sa ancora poco circa la presenza sul nostro territorio ma abbastanza sulla loro velocità di diffusione". Dunque, conclude il coordinatore del Cts, "essere rientrati in area gialla non significa normalità e gli assembramenti visti ieri paiono essere solo la premessa di una esasperata, benché comprensibile, necessità di ritorno alla vita di tutti i giorni che purtroppo non ci possiamo ancora permettere".

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Anche il ministro della Salute Roberto Speranza, oggi, ha avvertito: "Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane".

Gli assembramenti

La 'febbre gialla' però è già scattata da Nord a Sud. Si sono riempite nel pomeriggio le strade del centro di Milano complice anche il bel tempo e, soprattutto nella zona dei Navigli, si sono creati assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena. Molta gente in giro anche in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como.

Milano, persone affollano al Darsena il 31 gennaio 2021 (Ansa)
Milano, persone affollano al Darsena il 31 gennaio 2021 (Ansa)

A Roma folla in via del Corso. Si sono registrati diversi assembramenti anche sabato sera nella zona della movida. Sono state più di 40 le multe elevate per la violazione delle norme a tutela della salute pubblica nel Centro Storico, ma anche in quartieri come Prati, Monti, Pigneto ed Eur. Alcune delle zone più affollate sono state chiuse momentaneamente al transito. "E' veramente da irresponsabili vanificare il lavoro fatto", ha affermato l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato. A Napoli le persone sanzionate sono state 44 nella sole notte di sabato. I carabinieri, impegnati nei controlli nel quartiere Vomero, hanno setacciato le strade della movida sorprendendo assembramenti e ragazzi in strada senza mascherina elevando multe per un importo complessivo superiore ai 12mila euro. Anche a Bologna la serata di sabato ha registrato assembramenti di giovani nella zona universitaria, anche dopo le 22. I carabinieri hanno multato cinque persone per inosservanza delle misure anti-covid, ma sui social sono circoli video di giovani in piazza, anche con musica ad alto volume.

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Per evitare la ripresa degli assembramenti con il ritorno in zona gialla, il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha firmato un'ordinanza che vieta di consumare alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze dell'esercizio di vendita e, comunque, nei luoghi dove siano possibili assembramenti e impone un divieto di consumazione al banco nei locali dopo le ore 11.