Crollano le vaccinazioni, colpa dei 50enni

Intanto avanza l’ipotesi di unire la terza dose al siero contro l’influenza. Ma i medici sono perplessi: "Meglio distanziare le somministrazioni"

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ROMA

Entro settembre sarà vaccinato l’80% della popolazione con più di 12 anni, ma l’obiettivo è superare questa cifra e recuperare, grazie all’estensione dell’obbligo del green pass a tutti i luoghi di lavoro, quei 4,1 milioni di dipendenti pubblici e privati che non si sono ancora vaccinati, per arrivare vicino al 90% della platea. Davanti agli imprenditori di Confindustria in assemblea e ai leader sindacali, il presidente Draghi ribadisce gli impegni presi dal governo con la campagna di vaccinazione e difende ancora una volta la scelta del green pass: "È uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori a tenere aperte le scuole e le attività economiche". I dati dicono che ad oggi hanno completato il ciclo vaccinale oltre 41 milioni di italiani, quasi il 77% della popolazione over 12. L’80% entro la fine di settembre è dunque a portata di mano anche se ora l’obiettivo è un altro.

Stando all’ultimo report della Fondazione Gimbe, però, le cose sembrerebbero non andare nella direzione auspicata dal governo: nelle ultime due settimane – afferma il dossier – c’è stato un crollo dei nuovi vaccinati, con una riduzione del 41% rispetto alla fine di agosto, con 486mila prime dosi nell’ultima settimana, dal 15 al 21 settembre, mentre in quella dal 30 agosto al 5 settembre erano state 831mila. In realtà i dati del governo dicono altro: dal 16 settembre, quando si è riunito il Consiglio dei ministri che ha esteso il green pass a tutto il mondo del lavoro, al 22 settembre, la prima dose e la dose unica sono state somministrate a quasi 494mila persone, con una media di oltre 70mila italiani al giorno. Nella settimana che ha preceduto il Cdm, dunque quella dal 10 al 16 settembre, sono invece 431mila le prime dosi o le dosi uniche somministrate, con una media di 61.500 al giorno. Nell’ultima settimana c’è stato dunque un incremento di prime dosi rispetto a quella precedente di quasi 63mila.

Draghi ha assicurato che se si riuscirà a tenere sotto controllo la curva del contagio si potranno allentare ulteriormente le restrizioni in vigore, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura. Entro il 30 settembre il Comitato tecnico scientifico dovrà esprimere un parere proprio sulle misure di distanziamento e protezione. Mentre in Italia è partita da alcuni giorni la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid ai soggetti più a rischio, resta ancora da definirsi l’estensione alla popolazione generale. Prende avvio da ottobre anche la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. I medici di famiglia esprimono qualche perplessità in merito a un’eventuale somministrazione in contemporanea del vaccino antinfluenzale e la terza dose. "Attendiamo indicazioni – sottolinea Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg)– ma potrebbe essere opportuno attendere comunque qualche settimana tra le due somministrazioni".

red. int