Giovedì 18 Aprile 2024

Stupro, Cristiano Lucarelli: "Mio figlio è innocente". Gip: "Pericolosità sociale"

L'ex calciatore del Livorno difende Mattia, accusato di violenza di gruppo su una studentessa americana. Il gip scrive: "Spiccata pericolosità sociale"

Livorno, 20 gennaio 2023 - "Mio figlio è innocente", Cristiano Lucarelli, ex attaccante del Livorno, prende le difese del figlio Mattia, accusato assieme ad un altro giovane calciatore, Federico Apolloni, di violenza sessuale su una studentessa americana. "Se prima ero convinto che mio figlio fosse innocente dopo avere letto gli atti rafforzo ancora più l'idea", afferma in un video sul suo profilo Instagram l'ex bomber del Livorno. Poi, vista l'eco sui media del caso, avverte: "Inviterei con i commenti a stare calmi non c'è ancora una sentenza di primo grado e siamo in indagini preliminari". Purtroppo "si è buttato sul campo del processo mediatico ed era quello che ci spaventava, perché si tratta di un argomento sensibile".

Cristiano Lucarelli (Ansa)
Cristiano Lucarelli (Ansa)

Il figlio è ai domiciliari, Leonardo Cammarata, il suo difensore, lo descrive così: "È devastato e incredulo e dice che non c'è stata alcuna violenza". Entrambi, lui ed Apolloni, respingono l'accusa di violenza di gruppo nei confronti di una studentessa statunitense a Milano per una stage universitario. E il difensore ha annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca della misura cautelare aggiungendo che sono in corso indagini difensive. Intanto è atteso martedì prossimo l'interrogatorio di garanzia dei due ragazzi davanti al gip Sara Cipolla.

"Sono rimasta congelata"

La giovane studentessa, sentita in incidente probatorio a dicembre, riporta l'ordinanza del gip, ha sporto denuncia solo dopo aver parlato con i genitori, e "aver riflettuto". "Ho sentito il mio corpo come se non fosse il mio" ha detto la ragazza al gip, aggiungendo: "Quando ho compreso quello che stava succedendo, sono rimasta congelata". Lo scorso 2 novembre ai pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella aveva ricostruito la serata nel locale Gattopardo in via Piero della Francesca, dove si era recata con gruppo di amici, e il fatto di aver accettato un passaggio da degli sconosciuti, dando il via al suo incubo. 

In auto con cinque giovani, la ragazza invece di essere riaccompagnata a casa era stata portata in un appartamento dove, afferma la 22enne, sarebbe stata abusata da Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, entrambi calciatori del Livorno di 23 anni, ora finiti ai domiciliari. "Ho detto no, più volte, non volevo nessun rapporto con loro", ma non si sono fermati, ha affermato la studentessa americana. 

"Qui parte lo stupro"

"Qui parte lo stupro" si sente dire in un video agli atti della Procura di Milano dall'indagato Giacomo B., ventiquattrenne amico degli arrestati. Poi nello stesso filmato, pochi secondi dopo, un altro dei cinque giovani, Matteo B., sempre di 23 anni, grida a Lucarelli "di farsi da parte per reclamare il proprio turno, dicendogli che lui ha già avuto un rapporto sessuale invitandolo a lasciare 'spazio" agli altri". Il testo crudo della conversazione è riportato nell'ordinanza di custodia cautelare: "Mattia, levati dal cazzo, hai già scopato", dice Matteo B. prima di sentire scattare la serratura dalla stanza in cui Lucarelli e Apolloni si trovano da soli con la vittima. "Pezzi di merda", aggiunge.

"Video ci scagiona, ma è stato cancellato"

Cristiano Lucarelli il 23 settembre chiedeva al figlio: "Ma quel video lì lo avete recuperato?". Secondo il giovane infatti un filmato li scagionerebbe, ma non è recuperabile perchè è stato cancellato. "No guarda te lo giuro scagiona, ti pareva che se c'era una cosa che ci scagionava era facile reperirla?", aveva risposto Mattia. La conversazione emerge dall'ordinanza del gip. E proprio quel 23 settembre gli investigatori della Squadra mobile avevano sequestrato dei telefoni ai giovani dove sono stati trovati i filmati finiti agli atti dell'inchiesta. Il gip parla "di un video mai rinvenuto dagli inquirenti".

"Se chiama la polizia siamo fregati"

"Se questa chiama la polizia c'inc... tutti", avrebbe detto Federico Apolloni in uno dei video registrati dagli stessi giovani. Il gip nell'ordinanza riporta per diverse pagine tutte le espressioni volgari usate dai giovani nel corso delle presunte violenze, mentre la vittima "si scagliò" anche contro uno di loro  manifestando "il proprio dissenso".

Gip: "Spiccata pericolosità sociale"

Mattia Lucarelli e Federico Apolloni hanno abusato dello "stato di inferiorità psichica" della studentessa americana che quella sera dello scorso marzo aveva bevuto "dei drink" e che aveva "vuoti di memoria, intervallati da flash", come lei stessa ha raccontato. Il gip Sara Cipolla scrive che la denuncia e i racconti della giovane sono credibili e attendibili. "Emerge invero nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine, in particolare le intercettazioni ambientali, l'incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte, e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza". E nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti domiciliari sottolinea: "Le modalità e le circostanze dei fatti-reato sopraindicate denotano una spiccata pericolosità sociale di chi è sottoposto ad indagini, certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti". Aggiungendo: "Le parole dei ragazzi dimostrano come la vittima non ha mai rappresentato per gli stessi una partner con cui avere un rapporto sessuale consenziente, ma un mero strumento per soddisfare le fantasie del gruppo, 'un dono dal cielo' di cui abusare a proprio piacimento".