Crisi superata, Berlusconi lascia l’ospedale

I sanitari: "È forte e in forma". Tajani: "Non ha mai smesso di seguire le vicende politiche ed è ansioso di tornare alla piena attività"

Silvio Berlusconi, 84 anni, con Kamel Ghribi

Silvio Berlusconi, 84 anni, con Kamel Ghribi

L’ansia dei supporter azzurri si dissolve quando, accanto all’annuncio che rimbalza sui siti, si materializza l’immagine di Silvio Berlusconi, pronto a uscire dal San Raffaele. Siede al tavolo e discute insieme a Kamel Ghribi, vicepresidente del Gruppo San Donato, cui appartiene l’ospedale. Il volto è ancora pallido, provato. Segno che l’infezione che lo avrebbe tenuto in ospedale per quattro giorni non è stata una passeggiata.

Forse anche per questo, Berlusconi, contrariamente alle precedenti dimissioni dal San Raffaele, nel pomeriggio di ieri, ha scelto di non concedersi al crocchio di cronisti che attendevano all’uscita del padiglione D dell’ospedale privato dove da sempre è in cura e ora viene seguito per gli strascichi del Covid. Berlusconi non c’era, infatti, a bordo di una delle auto del corteo che è partito dal padiglione ma, a quanto si è saputo, è stato fatto salire con discrezione su un’altra vettura che attendeva nei pressi ed è uscito da un altro varco. Senza che nessuno potesse vederlo.

Ghribi ha incontrato Berlusconi prima delle sue dimissioni per congratularsi, a nome della proprietà del gruppo sanitario privato, "per la piena remissione ed augurargli un pronto ritorno al lavoro". "Siamo davvero felici per il presidente Berlusconi. L’ho trovato forte e in forma", ha detto Ghribi dopo la visita.

Intanto, viene confermato che l’ex premier è già rientrato nella sua residenza di Arcore. "Il presidente Berlusconi continuerà a domicilio un adeguato periodo di riposo, di riabilitazione e cure come prescritto dai sanitari", fa sapere il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani. Che aggiunge: "Naturalmente non ha mai smesso di seguire puntualmente le vicende politiche, per quanto compatibile con il riposo assoluto prescrittogli dai curanti, è rimasto in contatto continuo con i vertici del movimento, ed è ansioso di tornare alla piena attività. Si atterrà tuttavia naturalmente ai tempi e alle regole di prudenza indicate dai sanitari".

Dal partito, intanto, trapelano "gratitudine e commozione" del leader per le "tante manifestazioni di affetto, di amicizia e di solidarietà ricevute dai militanti, dai vertici delle istituzioni, da alleati e avversari politici".

E si fa sentire anche Matteo Salvini, leader della Lega: "Bentornato a casa Silvio, alla faccia di gufi e avvoltoi!".

Marco Lamberti