Martedì 23 Aprile 2024

Crisi del miele: produzione calata del 95% in Toscana ed Emilia-Romagna

Le condizioni meteo hanno mandato in crisi il settore anche al sud

Produzione del miele in crisi

Produzione del miele in crisi

Montalcino (Siena), 10 settembre 2021 - E' allarme per il miele, in regioni come la Toscana e l'Emilia-Romagna la produzione ha registrato un calo del 95%. In Lombardia la mancata produzione di acacia ha provocato un danno di oltre i 30 milioni di euro: in media un alveare ha prodotto 500 gr/1 kg contro i 20 kg degli scorsi anni. 

La crisi è stata registrata anche nel Sud con la produzione di miele d'arancio quasi azzerata in molte zone della Sicilia e della Puglia, e una produzione media inferiore del 50%.

L'annata 2021 è destinata a diventare la più amara degli ultimi decenni. La crisi di miele ha anche fatto saltare la Settimana del miele di Montalcino (Siena), che fa parte anche dell'associazione Le Città del Miele, dopo quasi mezzo secolo di puntuali edizioni annuali.

La criticità produttiva di miele della Toscana e di altre regioni italiane è dipeso dalle condizioni climatiche. Le produzioni primaverili di tarassaco e di ciliegio in primavera erano già state compromesse, poi si è arrivati alla quasi totale perdita della produzione di miele di acacia a causa delle basse temperature e delle gelate registrate sia al Nord sia nel Centro Italia. 

Il meteo ha influito anche sulle fioriture di mandorli, ciliegia, asfodelo, trifoglio ed agrumi al Sud, azzerando quindi le produzioni di nettare necessario per permettere alle api di colonizzarsi e svilupparsi per i raccolti successivi. 

In molti casi gli allevatori sono stati costretti a non immagazzinamento del nettare, che è servito innanzitutto per il nutrimento delle api, e a costosi interventi di nutrizione artificiale degli alveari per evitare che morissero di fame. Problemi anche per le api regine: le fecondazioni si sono ridotte di circa il 20%.

L'appello di Coldiretti Marche, che chiede strategie sostegno per un un settore che nelle Marche conta oltre 77mila alveari:  "È necessario un intervento straordinario a sostegno del settore apistico regionale gravemente danneggiato dalla siccità. Le aziende sono in difficoltà estrema".