Crisi di governo, il premier Conte fa sondare l’università: posso tornare?

Con il destino in bilico il docente di diritto privato valuta anche la possibilità di tornare a insegnare a Firenze

Migration

Roma, 28 gennaio 2021 - Il professor Giuseppe Conte, docente di diritto privato all’Università di Firenze è in aspettativa dal giugno 2018. L’ultima lezione il 31 maggio. Nel suo destino in bilico c’è anche la possibilità di rientrare all’ateneo e riprendersi la cattedra nel Dipartimento di Scienze giuridiche. Ambienti vicini al premier dimissionario, proprio in questi giorni, avrebbero sondato uffici dell’Università di Firenze per consultarsi sugli aspetti amministrativi legati all’aspettativa. Conte al bivio ha davanti a sé anche la possibilità di tornare a insegnare a Firenze da dove quasi tre anni fa iniziò la sua esperienza politica. Al polo delle Scienze sociali tanti studenti lo ricordano, la sua scheda è sempre on line con tanto di casella di posta elettronica attiva. La biografia è ferma agli studi e alla carriera accademica. Tra i suoi interessi di ricerca la regolamentazione degli enti non-profit, la disciplina del contratto e della privacy informatica, la responsabilità sociale delle imprese e la riforma del diritto societario.

Consultazioni in diretta: i partiti scoprono le carte

Caso Gregoretti, Conte ascoltato dal giudice Sarpietro a Palazzo Chigi

Il rettore dell’Università Luigi Dei auspica di non vederlo presto in cattedra solo "perché vorrebbe dire che va avanti la sua esperienza politica". Direttamente lui e la sua segreteria non sono stati contattati da Roma, "ma quando deciderà di rientrare lo riabbracceremo perché il nostro ateneo è casa sua". Al termine della sua ultima lezione, il prof Conte disse solo due battute: "Sono per un’Europa più forte" e a chi gli faceva gli auguri rispondeva: "In bocca al lupo all’Italia". La prima volta a Firenze da premier tenne una lezione sempre nel solco dell’Europa dal titolo “Il processo di neo-costituzionalizzazione del diritto privato nel contesto della tutela multilivello dei diritti e delle libertà fondamentali in Europa“. Lontani i tempi del Recovery plan e del Mes.