Covid Veneto, Zaia: "Aumento contagi per variante inglese"

Il governatore: "Scoperte otto mutazioni, ma la nostra Regione resta un modello sanitario". I nuovi casi sono 2.167, ma tornano a crescere ricoveri e terapie intensive

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto (Ansa)

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto (Ansa)

Venezia, 10 gennaio 2021 - Nelle ultime settimane il Veneto è stata la regione più colpita dal Corvid e, secondo il suo governatore Luca Zaia, il "fattore X" che ha scatenato questa impennata nella curva epidemiologica può essere "la variante inglese molto più contagiosa" e altre due varianti autoctone. "Il virus non è più lo stesso di marzo. Nella mia regione i genetisti dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie hanno scoperto otto mutazioni", ha spiegato oggi il presidente della Regione in un'intervista a Repubblica in cui sottolinea però che "da quattro giorni per fortuna stiamo vedendo diminuire il numero dei malati".

Bollettino Covid del 10 gennaio

Ma non solo. Secondo Zaia infatti "è cambiato il clima". "Nella prima fase avevamo tutti paura di morire, ora il virus è diventato per certi versi più familiare, la guardia si è abbassata", aggiunge il governatore che però ci tiene a ribadire che "il sistema sanitario veneto sta rispondendo bene". "Non c'è un solo paziente Covid lasciato a terra pur continuando a curare gli altri settemila ricoverati per altre malattie - continua il governatore leghista -. Quest'anno abbiamo registrato il record di operazioni di trapianto, continua l'immigrazione sanitaria intraregionale e siamo i primi in Italia per capacità di vaccinazione".

E ancora: "Con i medici di base e le 57 unità Usca abbiamo distribuito 40 mila saturimetri, le terapie a casa funzionano. Il sistema sanitario veneto sta rispondendo bene - ha detto ancora Zaia - Ribadisco il concetto: siamo ancora un modello".

Intanto in Veneto rallenta la crescita quotidiana di contagi da Covid-19: i nuovi casi sono 2.167 nuovi casi (per un totale di 285.986 dall'inizio della pandemia). Torna invece a salire il dato sanitario, con 43 nuovi ricoveri nei reparti non critici, e 2.992 posti letto occupati; nelle terapie intensive si registrano 9 nuovi pazienti, per 389 ricoverati. I decessi odierni sono 44 (il numero complessivo è ora  7.389).