Per approfondire:
Non sfondano le vaccinazioni anti-Covid per i bambini dai cinque agli undici anni. Dopo l’exploit dei primi giorni successivi all’inizio delle inoculazioni per questa fascia d’età – il D-day si è avuto il 16 dicembre scorso –, nonostante delle 57mila prime dosi somministrate martedì oltre 34mila abbiano interessato bambini, solo il 6,3% della popolazione tra 5 e 11 anni ha ricevuto almeno un’iniezione della profilassi. In termini assoluti si tratta di 232.707 piccoli, di questi appena 230 (0,01%) ha completato il ciclo vaccinale, stando ai numeri ufficiali del governo aggiornati a ieri. Covid, il bollettino del 29 dicembre Decreto Covid in Pdf: le nuove misure su quarantena e Green pass Il professor Alberto Villani, direttore del dipartimento Emergenze del Bambino Gesù di Roma, più che di resistenza dei genitori al vaccino per i figli parla di un atteggiamento di attesa. "Diversi, anche tra chi si è vaccinato di per sé – spiega –, vogliono vedere come evolve la campagna fra i più piccoli. Questo ha poco di razionale, perché la profilassi è testata e sicura, ci sono già state milioni d’inoculazioni. È il risultato di un progresso scientifico lungo decenni che ci ha portato a questa grande opportunità". Flurona, influenza più Covid: primo caso in Israele. Cos'è e quanto è grave Ffp2, il governo studia prezzi calmierati Eppure le fake news propugnate dalla galassia No Vax, che annovera anche una ridottisima minoranza del totale dei professionisti sanitari, non conoscono tregua. Finendo per alimentare un naturale senso di preoccupazione dei genitori che in massa si attaccano al telefono del pediatra di famiglia. "Ci chiamanodopo aver letto in rete di possibili rischi d’infertilità o disfunzioni sessuali dovuti alla profilassi – è la tesimonianza della bolognese Teresa Monari, pediatria con oltre 35 anni di esperienza alle spalle –. Non c’è alcuna evidenza scientifica a ...
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