Covid, Gimbe: "Col Green pass boom di tamponi rapidi, non di vaccini"

Il report settimanale della fondazione: sono ancora 8,3 milioni di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose

Il trend dei tamponi rapidi e dei nuovi vaccinati (Fondazione Gimbe)

Il trend dei tamponi rapidi e dei nuovi vaccinati (Fondazione Gimbe)

Roma, 30 settembre 2021 - Boom di tamponi rapidi antigenici nell'ultimo mese in Italia. L'estensione del Green pass (che dal ha fatto registrare un +57,7%, rileva la Fondazione Gimbe nel suo consueto monitoraggio settimanale sul Covid. "La progressiva estensione del green pass - spiega il presidente Nino Cartabellotta - ha ottenuto un effetto molto netto in termini di testing della popolazione, contribuendo a ridurre la circolazione del virus, ma sinora non ha prodotto nessuna impennata nella curva dei nuovi vaccinati".  Sul fronte dei nuovi vaccinati occorrerà attendere il 15 ottobre, quando la certificazione verde sarà richiesta a tutti i lavoratori pubblici e privati.

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Sommario

Quanti sono i vaccinati in Italia

In effetti, si legge ancora sul report relativo al periodo dal 22 al 28 settembre, ci sono ancora 8,3 milioni di persone non vaccinate. il 76% della popolazione (45.041.109) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+590.166 rispetto alla settimana precedente) e il 71,3% (42.259.253) ha completato il ciclo vaccinale (+913.805). In aumento del 4,1% il numero di somministrazioni nell'ultima settimana (1.546.235), con una media mobile a 7 giorni di 204.606 somministrazioni. Il numero di nuovi vaccinati settimanali, dopo aver raggiunto il minimo di 488mila due settimane fa, è risalito del 19,8% attestandosi a quota 585mila nell'ultima settimana. "In questa fase è molto difficile giudicare l'entità dei progressi della campagna vaccinale, per l'ingiustificata indisponibilità pubblica sia dei dati delle prenotazioni, sia del numero di persone esonerate dalla vaccinazione", fa presente ancora la Fondazione. 

In dettaglio: 

Over 80: degli oltre 4,4 milioni, 4.233.405 (94,5%) hanno completato il ciclo vaccinale e 90.501 (2%) hanno ricevuto solo la prima dose. 

Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 5.406.700 (90,6%) hanno completato il ciclo vaccinale e 113.705 (1,9%) hanno ricevuto solo la prima dose. 

Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 6.481.513 (87,1%) hanno completato il ciclo vaccinale e 193.786 (2,6%) hanno ricevuto solo la prima dose. 

Fascia 50-59 anni: degli oltre 9,4 milioni, 7.723.795 (81,6%) hanno completato il ciclo vaccinale e 395.098 (4,2%) hanno ricevuto solo la prima dose. Complessivamente, 3,5 milioni di over 50 (12,8%) non hanno ancora completato il ciclo vaccinale con la doppia dose con rilevanti differenze regionali (dal 15,7% della Calabria al 5,9% della Puglia): di questi, 2,71 milioni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. 

Chi ha fatto almeno una dose

Le coperture vaccinali per fascia di età con almeno una dose di vaccino sono molto variabili: dal 96,5% degli over 80 al 69,3% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, si registrano incrementi modesti: la percentuale di vaccinati con almeno una dose cresce del 2,5% nella fascia 30-39, del 2,1% nelle fasce 12-19 e 20-29, dell'1,8% nella fascia 40-49 e dell'1,3% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l'incremento non raggiunge l'1%. 

Effetto vaccini sui decessi

L'efficacia del vaccino da aprile ad oggi si conferma molto elevata nel ridurre i decessi (95,2%) e le forme severe di malattia che necessitano di ricovero in area medica (92,7%) e in terapia intensiva (95,1%). Relativamente alle diagnosi di SARS-CoV-2, invece, l'efficacia è scesa dall'88,5% (periodo 4 aprile-11 luglio) al 76,8% (periodo 4 aprile-19 settembre), in particolare nella fascia di eta' 12-39 anni dove si è ridotta sino al 67,2% (periodo 4 aprile-29 agosto) - verosimilmente per l'effetto "estate" - per poi risalire fino al 70,9% (periodo 4 aprile-19 settembre). Nelle persone vaccinate con ciclo completo, rispetto a quelle non vaccinate, si registra un netto calo dell'incidenza di diagnosi e soprattutto di malattia severa che porta ad ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva o decesso: nelle varie fasce di età, le diagnosi di SARS-CoV-2 si riducono infatti del 78,7-83,1%, i ricoveri ordinari dell'87,5-95,8%, quelli in terapia intensiva del 91,2-98% e i decessi del 79,9-95,5%.

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Terza dose

Le Regioni, rileva ancora Gimbe, hanno dato il via alla terza dose nelle persone con immunocompromissione clinicamente rilevante: dal 14 settembre sono state somministrate 61.494 dosi su una platea di 931.678 soggetti. Il tasso di copertura a livello nazionale è del 6,6%, con rilevanti differenze regionali: dal 26,7% del Piemonte allo 0% della Valle D'Aosta. Il 90,1% della popolazione over 50 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con un irrisorio incremento settimanale nazionale (+0,6%) e nette differenze regionali: dal 94,1% della Puglia al 84,3% della Calabria .