Venerdì 19 Aprile 2024

Primo trapianto da positivo a positivo. Il paziente: "Così sono rinato"

Torino: il ricevente, 56 anni, con tripla dose di vaccino, aveva un tumore al fegato. "Ho temuto che saltasse tutto ma ora sto benissimo"

Al Molinette di Torino primo trapianto da positivo a positivo

Al Molinette di Torino primo trapianto da positivo a positivo

Torino, 20 gennaio 2022 - Per la prima volta è stato trapiantato un fegato da donatore positivo a ricevente positivo dopo terza dose. Il Centro Nazionale trapianti permette il trapianto da donatore positivo a ricevente triplo vaccinato e negativo al virus, ma le condizioni tumorali del fegato del paziente hanno fatto sì che i chirurghi delle Molinette procedessero nonostante la scoperta della positività del candidato ricevente dopo le tre dosi di vaccino. L’intervento è riuscito e il paziente sta bene, è ancora positivo, e viene curato con monoclonali. 

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"Vi racconto come sono rinato"

Il trapiantato è un magazziniere di 56 anni, la voce al telefono è ferma. Racconta: "Sono rinato. Certo, quando poco prima di entrare in sala operatoria ho saputo di essere positivo al Covid ho pensato: adesso salta tutto. Poi ho parlato con il professore che mi ha rassicurato. Oggi mi sento benissimo, l'intervento è stato una settimana fa. Quando l'ho saputo, ho pianto per giorni".

L'intervento

L’intervento è stato eseguito presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Il donatore è un uomo di 47 anni deceduto per cause cerebrovascolari. Nella notte l’équipe del Centro Trapianti di fegato, equipaggiata con idonei dispositivi di protezione individuale, ha proceduto con il prelievo del fegato del donatore Covid positivo nella sala operatoria allestita nell’ospedale di Domodossola. Contemporaneamente, il candidato ricevente è stato convocato e sottoposto agli accertamenti pre-operatori necessari per accedere alla sala operatoria per il trapianto. Come da protocollo in questo periodo di pandemia, è stato sottoposto ad un ulteriore tampone nasofaringeo per ricerca SARS-CoV-2.

La scelta

Dopo poche ore, ovvero poco prima di entrare in sala operatoria, il referto del tampone esaminato nel laboratorio di Microbiologia (diretto dalla professoressa Rossana Cavallo) si è rivelato a sorpresa positivo per la presenza del virus, benchè il paziente non lamentasse alcun sintomo riconducibile al Covid.

Di fronte all’improvvisa necessità di scegliere se proseguire o meno con il trapianto salva-vita, il bilancio rischi-benefici ha fatto propendere l’équipe medico - chirurgica per andare avanti con il trapianto.  L’intervento chirurgico durato 7 ore è stato non solo tecnicamente difficile, ma anche particolarmente faticoso. Il paziente a fine trapianto ha ricevuto una dose di anticorpi monoclonali e, come indicato dalla direzione delle Molinette, è stato ricoverato presso la Rianimazione Covid 1. Già meno di 24 ore dopo il trapianto il paziente, ben risvegliato grazie alla buona funzione del fegato trapiantato, è stato estubato.