Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid e solitudine: "Per Natale regalate una favola al telefono"

Lo pneumologo Pier Luigi Koch ha dato vita a una onlus che fa della lettura ad alta voce uno strumento di solidarietà. e durante la pandemia lavora al telefono

Pier Luigi Koch

Pier Luigi Koch

Roma, 17 dicembre 2020 - L'altro giorno ha conosciuto (a distanza) un 96enne che nella vita ha fatto il direttore di banca. Hanno trascorso un'ora insieme, al telefono, sulle pagine di Vargas Llosa. La letteratura come un'amica che ti viene a trovare e ti dà sollievo in un momento difficile, com'è questo Natale in piena pandemia da CoronavirusPier Luigi Koch, 70 anni, pneumologo, anima della onlus "Molte voci, tanti libri", dal 2017 fa della lettura ad alta voce uno strumento di solidarietà (e felicità).  Decine di lettori e altrettanti "ascoltatori", bambini e adulti, anziani, persone sole e non vedenti. 

Il Covid spinge la biblioterapia: "Con i libri teniamo a bada l'ansia"

Un'ancora, oggi, con le regole anti Covid. Per tanti saranno feste in solitudine.

"Portiamo la letteratura a chi ha un disagio, l'età non conta. Con l'arrivo della pandemia abbiamo cambiato tutto. Non più di persona, solo letture al telefono. Siamo audio libri viventi. Racconti, poesie, favole ad alta voce: chiunque può richiedere questo regalo di Natale. Aiutando  la nostra missione e segnalando chi ha bisogno di lettura. O anche solo di una favola al telefono". 

Quanto dura una "seduta" di lettura?

"Dipende dalle persone che sono dall'altra parte. Da un quarto d'ora a un'ora. Tra i nostri ascoltatori affezionati ci sono tanti anziani. Ma anche bambini. Una mamma ci ha chiamato per chiederci di leggere una favola a suo figlio. La cosa bella di questa esperienza è quel che scriveva Saint-Exupéry, 'l'essenziale è invisibile agli occhi'".  

Il vostro obiettivo?

"Arrivare ai più fragili, quelli che vivono fuori dal mondo.  Per aiutarli a decollare.  Leggere vuol dire commuoversi insieme. Ma la parte che conta è anche l'attesa dell'appuntamento. Sempre ispirandomi al piccolo principe,  come diceva la volpe, "se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice". Questo è il senso del nostro lavoro. Comunicare. Nel 2019 abbiamo lanciato un concorso nelle scuole. Sono arrivati più di mille lavori. Abbiamo scelto di chiamarlo, 'Diamo respiro alle parole'. A questo vogliamo arrivare".

Detto da uno pneumologo.

"Quando ho cominciato pensavo, adesso faccio qualcosa che non ha a che fare con la medicina".

Invece esiste la biblioterapia. Per mettersi in contatto con voi?

"Abbiamo una pagina Facebook e un sito, moltevocitantilibri.com. E naturalmente un cellulare: 331.7556746".