Covid Russia, contagi raddoppiati in 14 giorni. Cosa sappiamo della variante di Mosca

Ben 14.057 contagi e 416 i morti in 24 ore. Bassetti: "No terrorismo, i russi stanno vaccinando poco e il virus circola e muta"

Covid Russia: una tavola calda a Podolsk, appena fuori Mosca (Ansa)

Covid Russia: una tavola calda a Podolsk, appena fuori Mosca (Ansa)

Mosca, 17 giugno 2021 - Covid, non bastasse la variante Delta made in India (qui la mappa dei focolai in Italia), ora è emersa una nuova forma del virus: la variante russa o di Mosca. Gi scienziati stanno cercando di valutare la capacità dei vaccini di contrastare questa nuova minaccia e sono avari di particolari, ma i media locali riportano che gli esperti si sono dichiarati ottimisti nella possibilità che le vaccinazioni riescano a bloccare questo nuovo ceppo

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I dati del contagio in Russia

Nelle ultime 24 ore sono stati confermati 14.057 contagi, di cui 6.195 solo a Mosca. Si tratta di quasi il doppio dei casi registrati nel Paese due settimane fa, come spiega la task force incaricata da Mosca di monitorare l'andamento della pandemia. Sono invece 416 i morti nell'ultima giornata.  Il totale dei contagiati in Russia è stato aggiornato a 5.264.047, mentre i morti sono 127.992. Secondo l'ufficio statistiche russo il numero delle vittime post Covid è più di 270mila. Gli accademici del Gamaleya Research Institute of Epidemiology and Microbiology, che produce il vaccino Sputnik V, ipotizzano che questi valori siano dovuti proprio alla diffusione della nuova mutazione. "Stiamo monitorando la situazione - dichiara Denis Logunov, vicedirettore del Gamaleya Research Institute - ma sapevamo che nuove varianti sarebbero potute emergere". "Dobbiamo accelerare le vaccinazioni - sottolinea Sergei Sobyanin, sindaco di Mosca - campi da gioco e grandi parchi sono stati chiusi per una settimana da domenica, bar e ristoranti chiuderanno alle 23:00. Queste restrizioni sono necessarie, ma temporanee".

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Bassetti: no al terrorismo su varianti

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, allontana gli allarmismi: "Della variante russa non sappiamo molto, ma quasi certamente è coperta dai vaccini. In quel Paese si è creata questa variante perché i russi stanno vaccinando poco e quindi il virus circola e muta, contagiando più persone e rafforzandosi. In tutti i Paesi dove non si è fatta una campagna di vaccinazione forte, penso al Brasile e al Sudafrica, o dove hanno vaccinato poco come in Russia o hanno allungato troppo i tempi tra prima e la seconda dose, sono venute fuori varianti. Ma non dobbiamo aver paura e terrorizzare, queste sono coperte dai vaccini".  "Il messaggio è sempre lo stesso: sorvegliare e sequenziare per scoprire le varianti e poi vaccinare con due dosi tutta la popolazione". Morale: bisogna vaccinare quante più persone possibile. Quanto alle varianti, sono "le migliori réclame per i vaccini - continua Bassetti - Appena si trova una variante esce uno studio che dice che i vaccini coprono anche quella mutazione".

Le varianti del Coronavirus

Il coronavirus ha subito migliaia di mutazioni dalla sua comparsa nel 2019, anche se la maggior parte di esse non presenta differenze in termini di impatto sulla salute umana. Ci sono state alcune eccezioni, come B.1.1.7, o 'Alpha', scoperta per la prima volta nel Kent (e qui sopraannominata la variante inglese), che si è dimostrata del 70% più facilmente trasmissibile del ceppo originale, o la 'Beta', individuata in Sudafrica, o ancora la 'Delta', probabilmente emersa in India, che sembra essere del 60% più trasmissibile della variante del Kent. Diversi studi sembrano però rassicurare sull'efficacia delle vaccinazioni contro i ceppi noti. Le prossime indagini valuteranno la capacità di resistenza della variante russa.