Covid, dal Super Green pass alla quarantena: calendario delle restrizioni fino a marzo

Dall'estensione del certificato verde, agli stadi e le nuove regole a scuola: tutte le misure. E da domani mezza Italia entra in zona gialla

L'Italia a colori

L'Italia a colori

Roma, 2 gennaio 2022 - Con il 2022 arriva l'ennesimo aggiornamento delle misure anti-Covid, per far fronte alla quarta ondata del virus (ieri toccati i 141mila casi) e al dilagare della variante Omicron, che alimenta la crescita dei contagi in tutt'Europa. Ecco il calendario delle novità fino a marzo, cioè allo scadere dello stato d'emergenza, alla luce degli ultimi provvedimenti e di quelli che saranno presto varati, fra cui resta l'importante nodo del Super green pass al lavoro

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1 gennaio, cambia la quarantena

Dal primo gennaio niente quarantena, ma solo autosorveglianza per i soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, o abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 4 mesi precedenti, o siano guariti dal Covid nei 4 mesi precedenti, che vengano a contatto con una persona positiva. Si avrà però l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Il periodo di autosorveglianza termina al quinto giorno. Chi è vaccinato da oltre 4 mesi, se asintomatico, in questi casi dovrà fare una quarantena di 5 giorni. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. 

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3 gennaio, quasi tutta Italia in zona gialla

Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia si aggiungono alla lista delle regioni in zona gialla, ovvero Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento. Il passaggio progressivo di vari territori al giallo, indice che i contagi ricominciano a pesare sui numeri dei ricoveri e sull' occupazione delle terapie intensive in tutta Italia, in alcuni casi viene visto come preludio all'arancione, visto il progressivo aumento dei positivi. Gli ultimi decreti hanno annullato di fatto le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla. In entrambe la mascherina è obbligatoria all'aperto, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti e tutte le attività restano aperte. Valgono in generale le regole sul certificato verde e su quello rafforzato. 

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5 gennaio, il nodo Super green pass a lavoro

Potrebbe approdare in Cdm il 5 gennaio il decreto che prevede l'obbligo del Super Green pass a tutti i lavoratori, dopo l'obbligo vaccinale già previsto per sanitari, forze dell'ordine e insegnanti. Alcune forze politiche, in particolare Lega e M5s (anche se con motivi diversi), sono però contrarie a nuovi provvedimenti su questo fronte e si potrebbe arrivare ad una mediazione, partendo con l'obbligo del certificato verde rafforzato inizialmente solo per i dipendenti pubblici che fanno lavoro di front office, poi gradualmente con altre categorie. Il tema resta aperto e se anche i primi nodi si scioglieranno il 5, qualsiasi provvedimento di questo tipo entrerà in vigore non prima di febbraio. 

Come ottenere il Super Green pass

6 gennaio, stadi ripartono al 50% di capienza 

Riparte la serie A e, visto l'ultimo decreto, la capienza massima degli stadi sarà consentita al massimo al 50%, così per tutti gli impianti sportivi all'aperto come i palazzetti, già dal primo gennaio. Per quelli al chiuso la capienza massima deve essere al 35%

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7 gennaio, scuola ricomincia con nuove regole

Rientro a scuola, l'ipotesi: "In Dad gli studenti non vaccinati". Date per regione

Si torna a scuola in gran parte d'Italia, anche se in alcuni territori la data per la ripartenza è stata a prescindere posticipata. I prof in ogni caso dovranno indossare le mascherine Ffp2. Potrebbe però cambiare anche il sistema di quarantene e Dad per gli studenti, dopo le proposte delle Regioni avanzate al Governo. Visto l'avvio della campagna vaccinale per la fascia 5-11, anche per le scuole elementari e la prima media - così come già succede per le superiori - l'ipotesi è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l'autosorveglianza (5 giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con Dad (quest'ultimo caso laddove previsto) e test al termine dell'isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. La proposta avrebbe trovato diversi punti di condivisione da parte del Governo e questi nuovi provvedimenti potrebbero essere decisi a breve. 

Super Green pass: dove servirà dal 10 gennaio

10 gennaio, "semi" lockdown per non vaccinati

Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Parte dunque la stretta sui non vaccinati, decisa con l'ultimo decreto: sarà obbligatorio il Super Green pass per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all'aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago. 

Oltre a questo, da questa data i tempi per la somministrazione del booster diventano più brevi: sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi, anziché 5. 

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1 febbraio, Super green pass dura 6 mesi 

Si accorcia la durata del certificato verde ottenuto con il vaccino, quindi quello in versione 'rafforzata'. Chi ha ricevuto l'ultima dose per immunizzarsi (ovvero la fine del primo ciclo) o il booster da oltre 6 mesi vedrà scadere il proprio lasciapassare se non farà una ulteriore dose di vaccino. 

Ffp2: dove sono obbligatorie

Ffp2 calmierate fino a marzo

Il commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo, d'intesa con il ministro della Salute, siglerà nel mese di gennaio un protocollo con farmacie e rivenditori autorizzati per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 fino al 31 marzo (come già accade per le mascherine chirurgiche, che hanno un prezzo fissato a 50 centesimi). Il governo monitorerà l'andamento dei prezzi, che potrebbero aggirarsi tra i 50 centesimi (la catena della grande distribuzione di Coop ha annunciato questo prezzo di vendita) e un euro. 

31 marzo, scade stato d'emergenza

L'ultima data si chiude con un'incertezza. Non è ancora possibile sapere se sarà rinnovato lo stato di emergenza, a cui sono legate ad esempio le norme sul lavoro agile, ovvero lo smartworking, e quelle in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale

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