Covid, Rt stabile a 0,83. Vaccino, Rezza: "Non si pensa a terza dose per tutti"

Dati del monitoraggio settimanale dell'Iss: cala incidenza, giù intensive e ricoveri. Sicilia zona bianca, quattro regioni a rischio moderato. Scuola, Brusaferro: "Prossima settimana indicazioni su quarantene"

Roma, 8 ottobre 2021 - Anche i dati Covid del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità, sull'andamento della curva epidemica, sono confortanti e confermano la linea di tendenza delle ultime settimane. Continua infatti a diminuire l'incidenza settimanale dei casi a livello nazionale, che scende a 34 per 100.000 abitanti (27/09/2021 - 3/10/2021) contro i 39 per 100.000 abitanti (20/09/2021 - 26/09/2021) della settimana precedente. Nel periodo 15-28 settembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 - 0,86), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Oggi è anche il giorno in cui la cabina di regia ha dato l'ok per il ritorno della Sicilia in zona bianca da sabato 9 ottobre: da domani, pertanto, tutta l'Italia tornerà ad essere bianca.

Vaccino Covid, terza dose: via libera per fragili e over 60

Il bollettino Coronavirus dell'8 ottobre

E sul punto terza dose, "l'orientamento in Italia è quello di offrire il richiamo con la terza dose agli over-80, alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over-60 - ha chiarito il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza -. Naturalmente, è importante assicurare comunque questa possibilità a tutti i sanitari. È possibile che a breve venga emanata una nuova circolare che dia indicazioni piu precise che riguardi i pazienti iper-fragili ma non si pensa per il momento a un richiamo universale su tutta la popolazione".

Sommario

Il rischio delle regioni

Dato in controtendenza il rischio delle regioni: salgono da una a 4 quelle classificate a rischio moderato: si tratta di Basilicata, PA Trento, PA Bolzano e Valle d'Aosta. La scorsa settimana l'unica Regione era il Lazio, che torna invece a rischio basso (pur avendo un Rt medio superiore a 1, a 1,02). Due Regioni/Province autonome (Basilicata e Provincia di Trento) riportano un'allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (5.903 vs 7.070 della settimana precedente).

Il tracciamento

La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). E' in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 45%). Resta stabile infine la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%).

I ricoveri

Il tasso di occupazione dei malati di Covid in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 4,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 5/10/2021), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 459 (28/09/2021) a 433 (5/10/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,1%. Anche il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 3.418 (28/09/2021) a 2.968 (5/10/2021).

I colori delle regioni

Tutte le Regioni hanno gli indicatori sotto le soglie di sicurezza, compresa la Sicilia, che ha ricoveri e terapie intensive con valori da zona bianca da due settimane e passeraà nella fascia a minori restrizioni raggiungendo tutte le altre Regioni e Province autonome. Nessuna regione quindi rischia il giallo. Per quanto riguarda la Sicilia, il ministro della Salute, Roberto Speranza, conferma il passaggio in zona bianca: "Ho firmato l'ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca. Dopo le scelte di ieri sulle capienze continua il percorso di graduali riaperture". La Siclia ha un'occupazione dei posti letto in area medica al 9,9% (la soglia di rischio è al 15%), mentre ha le terapie intensive al 5,4% (la soglia è al 10%), e per di più anche l'incidenza è tornata sotto il valore di 50 casi per centomila, a 47,1.

La conferenza al ministero della Salute

"C'è una tendenza buona che è conseguenza della campagna di vaccinazione . Ma bisogna continuare a mantenere la situazione sotto controllo in virtù delle graduali riaperture. Parte del successo che stiamo avendo in questo momento nel controllo dell'epidemia è dovuto non solo alle vaccinazion,  ma anche al mantenimento di misure precauzionali di distanziamento sociale e all'uso delle mascherine". Così il direttore della Prevenzione del ministeero della Salute Gianni Rezza, che invita a mantenere alta l'attenzione.

In Romania e nell'Europa dell'est, spiega Rezza, "si sta assistendo ad un nuovo picco di infezioni in parte per la scarsa copertura vaccinale, e c'è una forte presenza mediatica di personaggi che mettono in dubbio l'efficacia dei vaccini. In Romania non c'è un problema di mancanza di vaccini ma di accettazione da parte popolazione. Se l'incidenza in Romania continuasse a mantenersi cosi elevata dovremmo valutare l'opportunità di prendere delle misure".

Riguardo, invece, i vaccinati con Sputnik, "da una parte bisogna garantire il loro diritto a poter avere il green pass - aggiunge Rezza - ma bisogna anche garantire la comunità che ospita circa la sicurezza. Ci sono dunque 2 ipotesi allo studio: effettuare una ulteriore dose addizionale con un vaccino a mRna in chi è vaccinato con vaccini non riconosciuti dall'Ema, e l'altra via è riconoscere tout cour i cicli vaccinali fatti all'estero con questi vaccini. Si stanno valutando le 2 opzioni e nei prossimi giorni verrà presa una decisione in merito".

Terza dose

Sulla terza dose, invece, il direttore della Prevenzione nel ministero della Salute ha spiegato che "l'orientamento in Italia è quello di offrire il richiamo con la terza dose agli over-80, alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over-60. Naturalmente è importante assicurare comunque questa possibilità a tutti i sanitari. È possibile che a breve venga emanata una nuova circolare che dia indicazioni piu precise che riguardi i pazienti iper-fragili, ma non si pensa per il momento a un richiamo universale su tutta la popolazione". 

Scuola

"La prossima settimana andremo a traguardare suggerimenti, raccomandazioni per aiutare gli operatori scolastici, sanitari e anche i familiari, per un miglior equilibrio che permetta la didattica in presenza e in sicurezza". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. "Sulla scuola - ha ricordato - c'e' un gruppo di lavoro, c'è una riflessione in atto in questo momento su come governare eventuali casi positivi grantendo la sicurezza. Si può immaginare anche attraverso, in alcuni situazioni, l'uso mirato di tamponi".