Covid in Italia: oggi 43.716 contagi. Bollettino 8 ottobre 2022

Sessanta i morti, scende il tasso di positività. Continuano a salire i ricoveri ordinari, terapie intensive in lieve calo. Aumentano i casi in età scolare, diminuiscono leggeremente le reinfezioni

Roma, 8 ottobre 2022 - Sono 43.716 i nuovi contagi da Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati diffusi dal ministero nel bollettino Covid di oggi. Il numero è leggermente inferiore a quello di ieri, ed è in calo anche il tasso di positività, al 20,3% (ieri era al 21,7%). Sessanta i decessi. Continuano a salire i ricoveri: +110 i posti occupati nei reparti Covid ordinari, cala invece il numero dei pazienti in terapia intensiva (4 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite, ma gli ingressi giornalieri sono 22). Gli attualmente positivi sono 497.497. Il totale dei casi di Covid rilevati dall'inizio della pandemia in Italia è di 22.781.293, dimessi e guariti sono 22.106.318, mentre le vittime ammontano a 177.478. La regione con il maggior numero di positivi oggi è la Lombardia con 8.671 seguita dal Veneto con 6.073, poi il Piemonte con 4.874 e dall'Emilia Romagna con 4.005.

Covid in Italia, i dati dell'8 ottobre 2022
Covid in Italia, i dati dell'8 ottobre 2022

I dati per regione

Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità che monitora settimanalmente l'epidemia, sono in aumento rispetto alla settimana scorsa i casi in età scolare  (l'incidenza è del 17,5% contro il 14,9% del resto della popolazione). Calano invece le reinfezioni, sono il 15,3% dei casi segnalati, sette giorni fa erano il 15,8%. Resiste stabilmente la variante Omicron che in Italia oggi riguarda il 100% dei casi registrati, con una fortissima dominanza della 'versione' 5. Nell'ultima settimana di campionamento disponibile (26/09/2022 - 02/10/2022), Omicron è nel 100% dei casi, divisi in queste sottovarianti: BA.5 al 92,6%, BA.4 al 5,4% e BA.2 al 2,0%

Bollettino sì o no?

Intanto i virologi continuano ad essere in disaccordo sull'utilità del bollettino Covid, almento nella forma in cui siamo abituati a leggerlo dal 2020 ad oggi. "E' fuori dal tempo - ribadisce Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova - Questo bollettino ci dice quanta gente in Italia ha il tampone positivo e quanta gente in Italia entra in ospedale nei reparti di area medica e in quelli di terapia intensiva. E' evidente che questo è un dato lordo. Non dice quanta gente ha i sintomi. E anche all'interno di chi ha i sintomi, non dice chi ha il raffreddore, l'influenza, chi ha una forma un po' più rinforzata, chi ha la polmonite, chi sta male per il Covid e chi invece sta male per ragioni diverse dal Covid. Faccio un esempio: se io oggi vado in ospedale per fare un intervento chirurgico, o perché mi è venuto un ictus o un infarto, mi fanno un tampone di sorveglianza. Se risulto positivo dove rientro? All'interno dei ricoverati Covid. Credo che sia arrivato il momento di cambiare".

Dello stesso avviso Maria Rita Gismondo. Secondo la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, "registrare ricoverati o decessi 'con Covid' è simile a quella stupidaggine che viene detta, ossia che 'la maggior parte delle persone che finiscono in ospedale sono vaccinate'. Ovviamente non è così", ci tiene a puntualizzare l'esperta: "E' normale che, se la stragrande maggioranza della popolazione è vaccinata, questa percentuale si rispecchierà tra i positivi e tra i ricoverati".

Per Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano, invece il bollettino è uno strumento che non va archiviato: "Così come è fatto, ci dà un dato di continuità con la stessa metodologia di raccolta dei dati. Poi dipende da che enfasi gli si vuole dare in termini di impatto mediatico", e "sicuramente avere informazioni più strutturate e disaggregate aiuta sempre". Ma soprattutto è il Covid che non va archiviato.: "Ricordiamoci la malattia da Sars-CoV-2 è con noi e rimarrà con noi". In questo senso l'appuntamento quotidiano del bollettino "è il momento della consapevolezza e dell'attenzione".