Covid e Natale: congiunti, pranzi e divieti. Ma la Messa è salva (forse)

Il coprifuoco allungato alle 24 potrebbe consentire la funzione religiosa, allo studio nuovo protocollo con la Cei. Niente veglione, cenone e feste in piazza

Papa Francesco bacia il Bambino nella notte di Natale (Ansa)

Papa Francesco bacia il Bambino nella notte di Natale (Ansa)

Roma, 21 novembre 2020 - Provano a salvare la Messa di Natale. Con il solito condizionale d'obbligo in tempi di Covid. Ma la funzione religiosa più sacra dell'anno, trapela dalle stanze romane (blindatissime perché nessuno può prevedere la piega degli eventi), potrebbe beneficiare del coprifuoco stirato fino alle 23 o forse alle 24, una delle ipotesi del resto  in campo. Naturalmente sono impensabili le condizioni degli anni passati, in chiesa dovranno valere tutte le regole di sicurezza. Non è escluso che si arrivi a un nuovo protocollo con la Cei. Raccomandando magari anche dei cd per sostituire i pericolosissimi canti. Perché al momento abbiamo una sola certezza: saranno feste  più che sobrie, proprio spartane. Di raccoglimento. Per scongiurare l'incubo della terza ondata, alla vigilia di Natale partirà un lungo elenco di divieti. Da qui ad allora, se la curva del contagio rimarrà contenuta, ci sarà un allentamento delle restrizioni, anche per salvare lo shopping natalizio

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Il pranzo con i congiunti

Se va bene, a tavola dovremo essere in pochi. Continua a incombere la raccomandazione governativa di riunire al massimo sei ospiti tra le mura domestiche. Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, evita i numeri ma manda avanti una parola: prudenza. "Sarà un Natale con i propri cari, sapendo che hanno adottato a loro volta dei comportamenti saggi - ha spiegato in tv il docente della Cattolica -. Se  questo non succede, nel momento in cui entra in casa una persona che ha il Covid lo trasmette a tutti".

Veglione di San Silvestro

Dimentichiamoci anche delle feste in piazza per aspettare l'anno nuovo: cassate. Stop anche alla vendita dei fuochi d'artificio. Niente veglioni o cenoni, al massimo brindisi  per pochi intimi. Nella direzione indicata dal premier Conte, molto citato nella sua raccomandazione di un Natale "sobrio", "senza feste, veglioni, baci e abbracci".

Spostamenti tra regioni

Su questo punto, largamente dibattuto, c'è una sola certezza: la mobilità sarà vietata nelle regioni rosse o arancione. La regola non si cambia perché è Natale, anzi.

Consigli dei vip

"La salute prima di tutto, stiamo attenti", l'invito di Gianni Morandi che ha fatto sapere: quest'anno in famiglia si romperà una tradizione che aveva 25 anni, salta la riunione  con figli e nipoti. Mentre la scrittrice Dacia Maraini non ha dubbi: cogliamo l'attimo di solitudine e dedichiamolo alla lettura, "a qualcosa che ci aiuti a migliorare. Quando si legge non si è soli".

Anziani

Però c'è anche un'altra solitudine, quella che fa male. Come alleviare l'isolamento di tanti nonni? Tenendo a mente prima di tutto le parole di Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico. Prima di andare a trovare gli anziani, "fate un tampone rapido". Nel bene di tutti.