Covid, Brusaferro: "Situazione sotto controllo. In Italia immunità elevata"

Il presidente dell'Iss: "Non c'è ragione di preoccuparsi e di rinunciare a programmi di vacanze"

Roma, 31 dicembre 2022 - Anche la fine del 2022, così com'è stato l'inizio, è incentrato sul Covid. Tema che è tornato prepotentemente alla ribalta con lo scoppio dei numerosi casi in Cina e che ha spinto l'Italia ad adottare il tampone obbligatorio per chi proviene dal paese asiatico, misura poi adottata da numerosi altri paesi europei.

Ma, nonostante il governo si sia portato avanti con i lavori divulgando una circolare con le misure da adottare nel caso la situazione peggiori (tornerebbero mascherine e smart working), il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in un'intervista al 'Corriere della Sera' fa sapere che attualmente "non ci sono segnali di allarme" in Italia. "I dati dell'epidemia in Italia riportati nel bollettino di ieri riflettono una situazione piuttosto calma. I casi di positività stanno scendendo. I ricoveri in ospedale sono stabili nei reparti di terapia intensiva, mentre si stanno riducendo nelle aree mediche". 

Silvio Brusaferro, presidente Iss
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"Non c'è ragione di preoccuparsi e di rinunciare a programmi di vacanze", aggiunge il presidente. "Partite in tranquillità, con un occhio di riguardo per le persone anziane e i fragili che dovrebbero essere protetti con vaccino e uso di mascherina in situazioni di affollamento". 

Brusaferro assicura anche che "noi possiamo contare su una copertura immunitaria piuttosto alta. La popolazione à bene immunizzata, perché ha ricevuto le dosi o per aver contratto l'infezione. Questo equivale ad affrontare il futuro con una maggiore serenita'". "Non c'è segnale di nuove varianti capaci di destare timori, al momento - sottolinea ancora Brusaferro - la rete di sorveglianza italiana, collegata a quella internazionale, sta rilevando sottotipi della variante Omicron, che circola in Italia da circa un anno. Niente di nuovo, finora, per noi. La rete funziona stabilmente e rappresenta uno dei principali strumenti di preparazione contro eventuali minacce".

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Ma, torna a ribadire l'importanza dei vaccini: "Purtroppo non si è ben compresa l'importanza di ripetere una dose di richiamo a quattro mesi dall'ultima dose o dall'infezione naturale, come raccomandato alle persone anziane e fragili. Questo semplice gesto ci mette al riparo soprattutto dal rischio di sviluppare forme di Covid gravi. C'è tempo per convincersi e confido nel senso di responsabilità dei cittadini".

Quanto all'influenza, siamo ancora in tempo per fare il vaccino? Brusaferro ricorda che "la stagione non è finita, siamo nel mezzo. La risposta è sì, anche se la curva dell'epidemia sembra mostrare cenni di discesa. Anche in questo caso devono proteggersi anziani e fragili".