Covid, Iss: in Italia torna a salire l'incidenza settimanale

Ora è 222 casi ogni 100mila abitanti. Cresce la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di screening. Ma prosegue il calo sul fronte ospedaliero

Tampone Covid-19 (Fotowebrdc)

Tampone Covid-19 (Fotowebrdc)

Roma, 10 giugno 2022 - Sono arrivati i primi segnali di una leggera ripresa del Coronavirus: dopo settimane di calo, torna a salire l'incidenza settimanale in Italia, secondo i dati del monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss), riferiti alla settimana 3-9 giugno. Aumenta, inoltre, la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di screening. La risalita potrebbe essere dovuta a una "mini-ondata balneare", come avvenne anche la scorsa estate ai primi di luglio, o alla maggiore diffusione della variante Omicron 5. E' in arrivo una flash survey del ministero della Salute per rilevare la prevalenza delle varianti in Italia. 

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I dati del monitoraggio

Tra il 3 e il 9 giugno, l'incidenza settimanale si attesta a 222 ogni 100mila abitanti, contro i 207 del periodo precedente. E' ancora in calo, invece, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid-19, che nel periodo 18-31 maggio è stato pari a 0,75. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, cresce, ma è ancora al di sotto della soglia epidemica: pari a 0,80 al 31 maggio rispetto allo 0,78 del 23 maggio.

Dati rassicuranti dagli ospedali: questa settimana il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,0% (9 giugno) rispetto al 2,3% (2 giugno). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende dal 7,1% al 6,6%. 

La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (10% rispetto all'11% della scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (42% vs 42%), mentre aumenta la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 46%). Questa settimana solo 2 regioni sono classificate a rischio moderato, tutte le altre sono a rischio basso. Infine, tredici regioni riportano una singola allerta di resilienza, due ne riportano molteplici.

Pregliasco: "Possibile picco estivo"

"Il contributo di Omicron 5 forse in Italia non è ancora evidente. Ma lo temerei, e lo temo, rispetto a un'anticipazione del rialzo che ci aspettavamo potesse esserci più avanti, nel periodo autunno-inverno". Prospetta un possibile 'picco estivo' il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano. "L'attuale rialzo sicuramente è dovuto a diversi fattori", secondo il direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi, che ne sottolinea in particolare uno: l'allentamento delle restrizioni. "Avendo dovuto, voluto, in una situazione epidemiologica più tranquilla, allargare le maglie e aumentare la probabilità di contatti, è chiaro che questi avvengono di più. E ogni contatto interumano - ricorda Pregliasco - in questo momento ha un potenziale di rischio, seppur basso" in termini di gravità della patologia.