Covid, Iss: impennata tra gli under 12. Efficacia booster contro sintomi gravi oltre l'88%

Tutti i dati dell'ultimo report. Il virus corre soprattutto al nord. "Delta ancora dominante, ma Omicron in rapido aumento"

Silvio Brusaferro (Ansa)

Silvio Brusaferro (Ansa)

Roma, 1 gennaio 2022 - Sono dati in chiaroscuro quelli diffusi oggi nell'ultimo report esteso dell'Iss, l'Istituto Superiore di Sanità. A poco più di una settimana dal presunto rientro a scuola, si registra un'impennata nell'incidenza dei casi Covid fra i ragazzi sotto i 19 anni, ed in particolate fra i 16 e i 19 anni e sotto i 12 anni. Gli ultimi 7 giorni confermano quanto osservato in precedenza: il 26% dei casi totali nella popolazione è di età scolare (sotto i 20 anni), di cui 48% nella fascia d'età 6-11 anni, 36% fra 12-19 anni e solo il 11% e il 5% rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni. Fra il 6 e il 19 dicembre 2021, fino ai 19 anni sono stati 59.605 nuovi casi, 215 ospedalizzati, 4 ricoverati in terapia intensiva e 1 deceduto. L'Iss sottolinea come a oggi la variante Delta rappresenti ancora la mutazione predominante di SARSCoV-2 in Italia, anche se la diffusione della variante Omicron è in rapido aumento. 

Bollettino del primo gennaio

Le buone notizie riguardano i vaccini e soprattutto l'efficacia della dose booster, di cui si ha conferma nei dati via via più accurati. Continua a restare molto alta la copertura contro il rischio di morte. Il tasso di decesso fra gli over80, nel periodo 29/10/2021- 28/11/2021, nei non vaccinati (179 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni (19,5 per 100.000) e 56 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (3 per 100.000).  Il tasso di ricovero fra gli over 80 per i non vaccinati (568 per 100 mila) è otto volte più alto rispetto ai vaccinati completi da almeno 120 giorni e 41 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster.

Il booster sembra funzionare soprattutto contro i sintomi gravi del Covid. "L'efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa sale rispettivamente al 86,6% e al 97,0% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster", si legge nel report. "Rimane elevata l'efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l'efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni e tra i 91 e 120 giorni è pari rispettivamente al 95,7% e 92,6%, mentre cala all'88% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni"-

Dove corre il Covid

L'incidenza di nuovi casi a 14 giorni è in aumento in 19 Regioni e Province autonome su 21 con un'ampia diffusione nelle regioni del Nord.  L'incidenza sale in tutte le fasce di età, in particolare nella popolazione con eta' under 50 anni caratterizzata da una maggiore variazione dell'incidenza a 14 giorni. Scende l'età media delle persone che hanno contratto l'infezione negli ultimi 14 giorni (36 anni).