Covid, Iss: scende ancora Rt, giù intensive e ricoveri. Marche verso arancione

La pandemia sembra rallentare la presa: Bolzano e Marche le uniche con incidenza oltre 2mila. Nelle Marche anche rianimazioni al 26%, reparti al 38% in Friuli Venezia Giulia

Roma, 4 febbraio 2022 - Sembra si inizi a intravedere una luce infondo al tunnel. Stando all'ultimo monitoraggio dell'Iss, scendono ancora, a livello nazionale, sia l'incidenza settimanale dei casi di Covid, sia l'indice di trasmissibilità Rt (che arriva a 0.93, sotto la soglia pandemica). Sono solo la provincia autonoma di Bolzano (con un valore di 2.288,7) e le Marche (a 2.128,6) a registrare questa settimana un'incidenza superiore a 2mila casi ogni 100mila abitanti.

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Ma non solo. Dopo settimane di risalita, ora si conferma la tendenza in discesa anche della pressione ospedaliera: il tasso di occupazione in terapia intensiva è infatti al 14,8%, quello dei ricoveri al 29,5%. Sempre le Marche la regione da attenzionare, stando al monitoraggio: il territorio rischia l'arancione perchè ha più del 30% di occupazione dei letti ordinari e 20% delle intensive (rispettivamente 33,1% e 26,3%). La pandemia sembra quindi finalmente mollare la presa, ma vediamo qui sotto tutti i dati nel dettaglio.

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Sommario

Incidenza e Rt

Scendono ancora, a livello nazionale, l'incidenza settimanale dei casi di Covid-19 e l'indice di trasmissibilità Rt. L'incidenza questa settimana è pari a 1.362 ogni 100.000 abitanti (28/01/2022 -03/02/2021), contro 1823 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (21/01/2022 -27/01/2021). Nel periodo 12 gennaio-25 gennaio 2022, invece, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,9 - 0,98), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando è stato pari a 0,97) e al di sotto della soglia epidemica

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Bolzano e Marche incidenza oltre 2mila

Sono solo la provincia autonoma di Bolzano con un valore di 2.288,7 e le Marche a 2.128,6 a registrare questa settimana una incidenza superiore a 2mila casi ogni 100 mila abitanti, secondo quanto si apprende dalla scheda degli indicatori decisionali, che accompagna il monitoraggio settimanale dell'Iss. Subito sotto si posiziona il Friuli Venezia Giulia a 1.963,5. Il valore più basso lo registra la Sardegna a a 4.91,3, rispetto al valore medio nazionale di 1.362. 

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Terapie intensive e ricoveri

E scende ancora anche il tasso di occupazione in terapia intensiva e nei reparti di area non critica. Per le intensive è al 14,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 febbraio) rispetto al 16,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 29,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 30,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 gennaio). 

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Marche: intensive al 26%

La maggiore occupazione di letti nelle terapie intensive per pazienti Covid si registra questa settimana nelle Marche, con un valore del 26,3%. Seguono la Provincia autonoma di Trento al 24,4% ed il Friuli Venezia Giulia al 21,1%. Per quanto riguarda i reparti di area medica, invece, la maggiore occupazione di posti letto per pazienti Covid è rilevata questa settimana in Friuli Venezia Giulia (38,8%), Liguria (38,3%) e Sicilia (38,3%). 

Verso zona arancione per le Marche

Le Marche verso il passaggio di colore da giallo ad arancione. E' quanto emerge dalla tabella degli indicatori decisionali al vaglio dei tecnici dopo il monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Le Marche, infatti, hanno il 26,3% di occupazione di terapia intensiva - il record attualmente in Italia - e il 33,1% in area medica. Per passare in arancione occorre superare contemporaneamente tre indicatori: il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% dei posti letto occupati nelle aree mediche e un'incidenza settimanale di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti. Salvo soprese dell'ultimo minuto non dovrebbero esserci altri cambi di colore. Se fosse confermato l'unico passaggio: sarebbero, dunque, 6 le regioni arancioni: Marche (l'ultimo arrivo) insieme ad Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle Aosta. Dovrebbero poi restare in zona bianca Basilicata, Molise e Umbria. Tutte le altre resterebbero gialle. 

Problemi inserimento dati per monitoraggio

Ma, avverte l'Iss, diverse Regioni e Province autonome anche questa settimana hanno segnalato problemi nell'inserimento dei dati del flusso individuale e, in particolare, nella segnalazione della presenza di sintomi in tutti i casi diagnosticati. 

Casi associati a catene

Diminuisce anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (553.860 contro 652.401 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% contro 18% la scorsa settimana). È stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% contro 38%) ed anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 45%).