Covid, Rt e incidenza ancora in aumento: tutti i dati Iss

Il monitoraggio settimanale: terapie intensive meno piene, mentre resta stabile l'occupazione dei reparti ordinari

Roma, 18 marzo 2022 - Riprende la corsa del Covid. Nell'ultima settimana, tornano a salire sia l'incidenza dei casi da Coronavirus in Italia (negli ultimi 7 giorni pari a 725 casi su 100mila abitanti, rispetto a 510 della scorsa settimana), sia l'indice di trasmessibilità Rt (cresciuto da 0,84 a 0,94).  Dati, diffusi dal monitoraggio settimanale dell'Iss-ministero della Salute, che fanno tenere alta l'attenzione. Nonostante, fortunatamente, la pressione ospedaliera sia pressoché stabile - terapie intensive al 4,8% e ricoveri al 12,9% -, lo stesso governo, presentando ieri il decreto riaperture, ha insistito sul non abbassare ancora la guardia: la road map di torno alla normalità c'è, ma la pandemia non è ancora terminata. "Chiediamo di insistere con le vaccinazioni - ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza -, ogni dose è uno scudo in più per il Paese". Vediamo qui sotto i dati Iss del monitoraggio nel dettaglio. 

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Sommario:

​Rt e incidenza

Nel periodo 23 febbraio 2022 - 8 marzo 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,94 (range 0,83 - 1,24), in aumento rispetto alla settimana precedente (era a 0,83) e al di sotto della soglia epidemica. E' quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di Ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità. Lo stesso andamento si registra per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,90 (0,88-0,93) al 8/03/2022 vs Rt=0,82 (0,79-0,85) al 1/03/2022. L'Rt tendenziale (basato su dati parzialmente completi) all'8 marzo è sopra la soglia epidemica. E aumenta anche l'incidenza settimanale a livello nazionale: 725 ogni 100.000 abitanti (11/03/2022 -17/03/2022) vs 510 ogni 100.000 abitanti (04/03/2022 -10/03/2022).

Terapie intensive e ricoveri

Ancora sotto controllo la pressione ospedaliera. Le terapie intensive sono meno piene, mentre resta stabile l'occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid. Il tasso di occupazione in rianimazione è infatti al 4,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 marzo) contro il 5,5% della scorsa settimana (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è invece stabile al 12,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 marzo) rispetto al 12,9% della settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 marzo).

Quattro regioni a rischio alto

Sono quattro le Regioni/province autonome classificate a rischio alto, a causa di molteplici allerte di resilienza. Quindici, invece, le Regioni a rischio moderato, di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Ed è in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (14% contro il 17% della scorsa settimana), mentre resta stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% rispetto a 37%) e aumenta quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% contro il 46%).