Covid in Italia, Gimbe: salgono ancora casi, morti e ricoveri. E frenano le quarte dosi

Cartabellotta: "Quasi tre persone su quattro scoperte dal vaccino. E' inspiegabile l'attesa del ministero per avviare la campagna di comunicazione"

Roma, 28 novembre 2022 - Si conferma la ripresa del Covid in Italia: per la seconda settimana consecutiva, tutti i principali indicatori sull'andamento del virus aumentano. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 18-24 novembre, evidenzia la crescente circolazione del virus in un periodo pieno di criticità. Con l'arrivo delle festività natalizie gli assembramenti diventano sempre più frequenti, e la stagione invernale si complica ulteriormente con il mix di influenza, virus sinciziale e coronavirus. In più, la campagna vaccinale ha subito una brusca battuta d'arresto, lasciando scoperte quasi 3 persone su 4. 

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Nuovi casi giornalieri di Covid-19 (Fondazione Gimbe)
Nuovi casi giornalieri di Covid-19 (Fondazione Gimbe)

I dati dell'ultima settimana

Crescono ancora, sebbene in misura minore, i contagi da Covid-19: tra il 18 e il 24 novembre, si osserva un aumento del 10% contro il +15% del periodo precedente. Dopo il lieve calo della settimana 11-17 novembre, tornano a salire anche i decessi (+8,8%). Salgono, inoltre, gli attualmente positivi sfiorando mezzo milione (492.457). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività passa dal 12,3% al 13,5% per i tamponi molecolari e dal 18,4% al 18,8% per gli antigenici rapidi. 

A livello locale, 17 regioni registrano un incremento dei nuovi casi (dal 2,2% del Lazio al 39,3% della Valle d'Aosta) e 4 un calo (dal -1,6% della Provincia autonoma di Trento al -13,4% della Sardegna). L'incidenza supera i 500 casi per 100 mila abitanti in 22 province. 

Sul fronte degli ospedali, continuano a crescere a passo sostenuto i ricoveri ordinari (+9,1%), mentre rimangono sostanzialmente stabili le terapie intensive (+1,2%). Al 24 novembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 12% in area medica (dal 6% della Sardegna al 31,3% dell'Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% della Provincia autonoma Bolzano e della Valle d'Aosta al 4,3% dell'Emilia-Romagna). 

Quarte dosi ancora in calo

Prosegue il preoccupante calo delle somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Covid (-14,5%). In base ai dati del monitoraggio, quasi 3 persone su 4 sono scoperte, con i cenoni di Natale dietro l'angolo. La platea per il secondo richiamo include 19,1 milioni di persone, ma al 25 novembre sono state somministrate solo 4.959.123 quarte dosi, con una media di 23.666 al giorno, ancora in diminuzione rispetto alle 27.671 della scorsa settimana.

"I dati confermano la diffusa ripresa della circolazione virale che rimane nettamente sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi fai da te e che comincia a ripercuotersi in particolare sui ricoveri in area medica. A fronte di un virus che rialza la testa, continuano a scendere le somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili". Lo afferma il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta. In questo contesto, rileva, "risulta inspiegabile la scelta del ministero della Salute di attendere sino al 1 dicembre per avviare il piano comunicativo sulla campagna vaccinale".