Omicron 4 e 5: pericolosità e vaccini. Come sarà l'estate

L’indice Rt torna a superare la soglia di guardia: atteso entro metà luglio il nuovo picco di contagi

Le scritte sui muri dello Spallanzani

Le scritte sui muri dello Spallanzani

L’indice di trasmissione RT torna sopra la soglia epidemica e segna +1,07, prima volta da aprile. Dunque il virus Sars-Cov2 cambia pelle, riprende a galoppare e se ne infischia della stagione estiva che credevamo ci mettesse al riparo. Siamo a 505 casi per 100mila abitanti, +62% nel giro di una settimana. Gianni Rezza, direttore prevenzione del ministero, nel commentare i dati del monitoraggio della cabina di regia precisa che il tasso di occupazione nei reparti ospedalieri di medicina generale è al 7,9%, mentre la terapia intensiva al 2,2%, quindi siamo ben al di sotto della soglia critica.

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Che cosa possiamo fare?

"Data l’elevata circolazione virale – afferma il professor Rezza - torna utile tornare a indossare le mascherine in presenza di grandi aggregazioni e allo stesso tempo proteggere le persone più fragili e più anziane con una ulteriore dose booster".

Quando ci sarà il picco?

"Entro metà luglio l’ondata di casi positivi alle varianti Omicron BA.4 e BA.5 potrebbe raggiungere il picco ed entrare nella fase di regressione", spiega il virologo Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia agli Ospedali Riuniti di Ancona. Lo specialista sottolinea che si tratta comunque di ipotesi che andranno poi confermate in base all’evoluzione della pandemia. In ogni caso le due varianti andranno a "sostituire Omicron BA.2. L’ondata non avrà la stessa durata di quella generata da Omicron BA.1 e BA.2".

Che cosa accadrà nelle prossime settimane?

Aspettiamoci una elevatissima circolazione dei virus, di Omicron 5 in particolare, senza andare nel panico. Tante persone positive vengono seguite a casa con gli antivirali, affermano illustri infettivologi, in ospedale arrivano molti pazienti con tampone positivo, ma occorre distinguere tra chi ha la polmonite da Covid e gli altri. Detto in altri termini, il decesso di una persona positiva al tampone non significa che sia mancata a causa del virus.

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I numeri risalgono. Come ne usciamo?

Siamo nel campo delle ipotesi. "Questa ultima ondata di Sars-Cov-2 in Italia – ha affermato il virologo Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia – potrebbe anche esaurirsi rapidamente come accaduto in Sudafrica e in Portogallo".

È meno pericolosa Omicron 5?

Buona parte di quelli che si infettano adesso e che sono stati vaccinati, hanno sintomatologie paragonabili a un raffreddore, a una forma influenzale. Giovanni Di Perri, primario infettivologo a Torino, è stato ancora più netto: "La variante Omicron 5 non scende quasi mai nei polmoni, nel Portogallo, da dove viene, sta passando senza grossi danni".

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Quali soggetti sono a rischio?

"Dobbiamo sempre porre l’attenzione sui chi è anziano, fragile o immunocompromesso, questi infatti – afferma Claudio Mastroianni, presidente Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali – corrono i rischi maggiori. Ecco perché dobbiamo essere prudenti ed evitare che la situazione oggi più gestibile anche con più contagiati ci sfugga di mano".

Ma è possibile convivere con il virus?

La convivenza col virus è nei fatti, ha annunciato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco all’ICAR di Bergamo. "Dai dati dei focolai attivi – conferma l’immunologo Mauro Minelli – si desume che la pandemia incontra ostacoli sempre più insormontabili, se non in termini di diffusività, certamente in termini di pericolosità, e dunque tende a essere meno letale".

I vaccini coprono anche da Omicron 5?

I dati ci dicono che i vaccini anti-Covid sono meno efficaci nei confronti delle varianti ultime arrivate, anche se hanno fatto il loro dovere finora. Un vaccino aggiornato o meglio un booster specifico per Omicron 4 e 5 arriverà a breve. La scommessa per arginare gli effetti nefasti del Covid nella popolazione a rischio risiede oggi negli antivirali.