Covid, tornano a salire i ricoveri. Fiaso: terapie intensive + 77%

Primo rialzo dopo 4 mesi di calo progressivo. Migliore: "Quarta dose a rilento, i pazienti in rianimazione non l'hanno fatta"

Roma, 23 novembre 2022 - Ospedalizzazioni Covid, dopo 4 mesi si inverte il trend. Secondo l'ultimo bilancio Fiaso ( Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) del 22 novembre, i pazienti ricoverati con infezione da Sars-Cov-2 tornano a salire: in una settimana si registra un +24,2% (il dato riguarda l'insieme dei reparti ordinari e di rianimazione). Se si considerano nello specifico le sole terapie intensive i malati sono quasi raddoppiati (+77%). Si partiva, da un numero basso, precisa Fiaso, dunque l'impatto in corsia è ancora limitato. 

Reparto di rianimazione (Ansa)
Reparto di rianimazione (Ansa)

Si tratta in ogni caso del primo significativo incremento, al di là di qualche lieve assestamento verificatosi ad ottobre, dopo quattro mesi di quasi continui di calo progressivo dei posti letto occupati negli ospedali.

Crescono sia i pazienti 'per Covid', ovvero coloro che sono ricoverati perché hanno sviluppato sindromi respiratorie polmonari connesse alla malattia (+16%), sia quelli 'Con Covid', ovvero coloro che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie ma sono stati trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero, +28%.

Sono numeri che al momento non allarmano ma che testimoniano una ripresa dell'epidemia, peraltro già evidenziata negli ultimi bollettini regionali sui casi giornalieri e in quelli nazionali che arrivano con cadenza settimanale.  

 In rianimazione i no vax sono il 22%, età media 66 anni, mentre i vaccinati hanno ricevuto la vaccinazione da oltre 6 mesi: hanno in media 72 anni, età per la quale è raccomandata la somministrazione della quarta dose. 

"Con il cambio di stagione e l'arrivo del freddo, Sars-Cov-2 ha ripreso a circolare ampiamente e, insieme ai contagi, sono tornati a crescere anche i ricoveri", commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore, che lamenta una campagna vaccinale a rilento. "Ben il 65% della platea di destinatari, stando ai dati ministeriali, non ha ancora fatto la quarta dose - sottolinea -. E' importante accelerare per tutelare i più vulnerabili ed evitare che le corsie degli ospedali tornino a riempirsi. A finire in ospedale con sintomi respiratori tipici della malattia da Covid sono quasi sempre anziani e fragili che dovrebbero ricevere la quarta dose e che invece, come vediamo dai ricoveri in ospedale, non l'hanno fatta".