Covid: 18.391 contagi e 59 morti. Il bollettino Italia dell'1 giugno

Ancora giù ricoveri e terapie intensive (sono solo 8 gli ingressi giornalieri). Tabella Pdf: i dati regione per regione. Oms avverte: "La pandemia non è finita, non smettere con test e sequenziamento"

Roma, 1 giugno 2022 - Sono in calo a 18.391 i nuovi contagi da Covid (circa 6mila in meno rispetto a ieri) con 192mila tamponi (-50mila). Lo rileva il bollettino odierno del ministero della Salute che registra anche 59 morti e un tasso di positività in discesa al 9,6% (-0,5%). Nel Lazio sono 2.489 i nuovi positivi, in Lombardia 2.240 e in Campania 1.947. Gli attualmente contagiati diminuiscono a 668mila (-11mila) dei quali 663mila in isolamento domiciliare, 4.878 ricoverati nei reparti ordinari (-243) e 223 in terapia intensiva (-25). Sono 223 i pazienti attualmente ricoverati in rianimazione, gli ingressi giornalieri (saldo tra entrate e uscite) sono 8.Nelle ultime 24 ore sono 29.248 le persone dimesse o guarite.

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Bollettino, i dati Italia dell'1 giugno 2022
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Il bollettino dell'1 giugno 2022

Oms: la pandemia non è finita

"Ribadisco ancora una volta: la pandemia non è finita. Continuiamo a chiedere a tutti i Paesi di mantenere" in piedi e attivi "i servizi di test e sequenziamento, per darci un quadro più chiaro di dove si sta diffondendo il virus e di come sta cambiando". E' il monito ribadito dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto briefing con la stampa. E' vero che "i casi segnalati e i morti Covid continuano a diminuire a livello globale", ha spiegato il Dg, ma "questa tendenza dovrebbe essere interpretata con cautela perché molti Paesi hanno ridotto il numero di test che fanno, il che a sua volta riduce il numero di casi che trovano. E vediamo trend preoccupanti in diverse regioni. I casi segnalati e i decessi stanno aumentando nelle Americhe, mentre i decessi stanno aumentando anche nella regione del Pacifico occidentale e in Africa. Chiediamo a tutti i Paesi di" continuare a "vaccinare tutti gli operatori sanitari, gli anziani e altri gruppi a rischio".

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