Covid d’autunno: rimbalzo dei contagi. Rischio nuova ondata, ma nessuno si vaccina

L’aumento delle nuove infezioni interessa oltre metà delle regioni. Sebastiani (Cnr): "È anche l’effetto della piena ripresa lavorativa". Cavaleri (Ema): "Mutazioni a velocità pazzesca. E continueranno"

L’Ema invita tutti i cittadini europei a proteggersi dai rischi di una nuova ondata

L’Ema invita tutti i cittadini europei a proteggersi dai rischi di una nuova ondata

Roma, 21 settembre 2022 - L’estate volge la termine, le temperature virano verso il basso e la curva dei contagi da Coronavirus mostra nuovamente segni di risalita, dopo una fase di calo costante che aveva fatto be n sperare. I dati diramati dal Ministero della Salute parlano chiaro: 28.395 i positivi registrati ieri, contro gli 8.259 delle 24 ore precedenti, con un tasso di positività al 13,7% (in aumento dell’1,5%). Frena pure la diminuzione dei ricoveri nei reparti ordinari, 2 in più del giorno precendente, per un totale di 3.495. Un andamento – coincidente in molte zone con la riapertura delle scuole – che gli esperti invitano a non sottovalutare.

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Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), mette in guardia: "Stiamo andando verso la stagione fredda, si verificherà sicuramente una nuova ondata, in linea con i trend mostrati nei due anni precedenti ed è bene proteggersi. Il virus Sars-CoV-2 sta mutando a velocità pazzesca, continua a farlo. La Omicron BA.5 è ancora dominante, ma bisogna porre attenzione ad altre varianti. In vista dell’autunno occorre un po’ di prudenza in più". Torna quindi in primo piano l’importanza della campagna vaccinale. Sulla possibilità di ricevere in contemporanea il vaccino anti-Covid e quello antinfluenzale, Cavaleri fa sapere che "la decisione è lasciata ai singoli Paesi, ma anticipare la profilassi contro il Coronavirus può essere adeguato perché non sappiamo cosa succederà". "Se si è nella categorie a rischio non bisogna aspettare per ricevere il booster aggiornato del vaccino perché potrebbe essere tardi. È evidente che il virus rialzerà la testa", concorda l’infettivologo Matteo Bassetti. Una novità riguarda i bambini. A ottobre – è l’anticipazione di Cavaleri – l’Ema punta ad approvare il vaccino adattato per la fascia 5-11 anni e, a breve, la vaccinazione primaria per gli under 5.

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In Italia le richieste per la quarta dose vanno però a rilento: meno di diecimila al giorno la scorsa settimana. E 28 milioni di dosi del monovalente, il vaccino di prima generazione, giacciono nei magazzini, tanto che le Regioni chiedono di poterle donare prima della scadenza. Altre 19 milioni di dosi dei nuovi bivalenti, che favoriscono la reazione dell’organismo contro il virus originario Wuhan, Omicron 1, Omicron 4-5, sono in arrivo. E si attende una circolare ministeriale per dare un nuovo impulso alla campagna di prevenzione, facendo chiarezza su vari punti, tra cui le modalità di somministrazione della quinta dose agli immunodepressi e della quarta agli under 60 che non presentano particolari patologie.

Stando ai dati ufficiali, al 19 settembre 2022, l’84,33% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale primario. Il 1,46% è in attesa di seconda dose. Il 67,72% ha fatto la terza. Complessivamente – contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose, l’85% degli italiani risulta attualmente protetto.

Al momento il Ministero raccomanda la formulazione bivalente dei vaccini a m-RNA come richiamo, nei soggetti di età superiore a 12 anni, che abbiano completato un ciclo primario di vaccinazione anti Covid. La circolare segue il via libera del’Aifa del 5 settembre ai due vaccini bivalenti Comirnaty e Spikevax, approvati dall’Ema come dosi booster per tutti i soggetti al di sopra dei dodici anni di età. Tali vaccini hanno mostrato la capacità di indurre una risposta anticorpale maggiore di quella del vaccino monovalente originario sia nei confronti della variante Omicron che delle altre varianti.

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L’Europa mostra ancora cautela. "È importante che gli Stati membri si preparino a diffondere i vaccini, specialmente quelli adattati, per prevenire un’ulteriore diffusione della malattia", dichiara Steffen Thirstrup, direttore sanitario Ema. Timori condivisi da Anthony Fauci che lancia l’allarme: "Una nuova variante è all’orizzonte".

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