Covid, influenza e vaccini. Ecco i rischi per l’autunno

L’Oms: pandemia finita. Ma solo il 18% ha la quarta dose, si teme il rimbalzo dei contagi

Restano bassi i numeri della vaccinazione anti-Covid (Ansa)

Restano bassi i numeri della vaccinazione anti-Covid (Ansa)

Roma, 16 settembre 2022 - "La fine della pandemia da Covid-19 è vicina", annuncia il direttore dell’Oms, Organizzazione mondiale della sanità. Verrebbe spontaneo tirare un sospiro di sollievo, ma l’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe avverte: l’inverno potrebbe rivelarsi pesante, abbiamo perso l’abitudine di indossare le mascherine e c’è l’incognita influenza. Cauto anche Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero. Per quanto riguarda i vaccini, solo il 18% ha ricevuto la quarta dose: la fascia dei fragili e degli over 60 rischia grosso in autunno? Quando potremo voltare pagina? Abbiamo girato le domande a epidemiologi e infettivologi di chiara fama, ecco le risposte.

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Siamo entrati nella fase di convivenza col virus?

"Siamo in una fase di discesa epidemica – afferma il professor Carlo La Vecchia, Università Statale di Milano – gli indicatori confermano. Questo Sars-Cov2 è ormai uno dei tanti virus respiratori che circolano, quindi la convivenza col Covid è nei fatti". I trend indicano che stiamo uscendo dall’emergenza, come rileva l’Oms. Siamo tranquilli, ma in caso di ripresa dell’epidemia potrebbe essere indicato contenerla, ricorrendo a qualche misura tra quelle che conosciamo.

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I dati epidemiologici ci devono allarmare? 

"L’endemia è nei fatti – spiega Massimo Ciccozzi, professore dell’Università Campus Biomedico di Roma – abbiamo pochissimi contagi. Anche se c’è stato un rimbalzo in agosto gli ospedali si svuotano, calano i decessi. Dovremo abituarci a convivere con questo virus, così come conviviamo con gli altri quattro coronavirus umani, affrontando piccole epidemie stagionali con alti e bassi, come con l’influenza". Dunque siamo ai titoli di coda di questo film, a meno che non venga fuori una variante radicalmente diversa. "Ma l’evoluzione naturale – avverte l’epidemiologo – dovrebbe puntare verso qualcosa di meno importante di Omicron 5".

Che tipo di convivenza avremo con Sars-Cov2

L’infezione da Covid-19 potrebbe assumere un andamento stagionale. Pier Luigi Lopalco (Università del Salento) lo definisce un virus endemico a circolazione variabile. Sia la vaccinazione sia l’immunizazione naturale (che sviluppa chi contrae la malattia) offrono una copertura di pochi mesi. Si mantiene tuttavia la protezione nei confronti della malattia grave, man mano che aumentano le esposizioni al virus, o dopo ripetute vaccinazioni. "Dovremo rinforzare le difese immunitarie con un richiamo – avverte Lopalco – questo vale sopratutto per le persone dai cinquant’anni in su, e comunque per le persone fragili. Se l’ondata influenzale dovesse collegarsi al Covid si deve mettere in conto un picco di accessi al pronto soccorso: ecco perché una vaccinazione ulteriore non guasta mai".

Dovremo vaccinarci di nuovo ogni anno?

"Siamo in una fase di endemicità, il virus appare meno letale – ammette Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale, Simg – segno che si sta adattando all’ospite, un ospite protetto e vaccinato, tanto è vero che le malattie gravi segnalate sono sempre più rare. Potrebbe cambiare qualcosa solo se compare una variante veramente aggressiva, molto probabilmente in futuro saremo bravi a inseguire le mutazioni con vaccini aggiornati ancora più efficaci, l’appuntamento con le vaccinazioni potebbe essere a cadenza almeno annuale".

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Gli indicatori potrebbero salire?

"Probabilmente il Covid si ripresenterà ogni anno – commenta Paolo Bonfanti (Università di Milano Bicocca) infettivologo Simit e presidente del congresso Acta Reboot – la malattia potrebbe somigliare, come andamento, a una sindrome influenzale. L’indicazione è a fare la quarta dose, sottoponendosi ai richiami. Ora che disponiamo di nuovi vaccini speriamo in una ripresa delle campagne di vaccinazione". Se non compaiono nuove varianti, il peggio è passato.