Una combo con due foto di Alfredo Cospito. A sinistra una foto scattata nell'ottobre del 2013, e a destra un'immagine del dicembre 2022. 
ANSA

Una combo con due foto di Alfredo Cospito

Milano, 13 febbraio 2023 - Giorni di fibrillazione sul caso Cospito in attesa di capire cosa si deciderà sul regime di 41 bis. Dopo che l'avvocato generale della Cassazione Pietro Gaeta ha chiesto di rivedere il regime di carcere duro a cui è sottoposto, Alfredo Cospito ha ripreso in queste ore ad assumere gli integratori, a cominciare dal potassio. L'anarchico ha mangiato anche uno yogurt col miele, anche se questo non significa, spiegano fonti che si occupano della vicenda, che abbia deciso di interrompere lo sciopero della fame in corso da olte 110 giorni. Lo yogurt è un alimento proteico che può aiutare l'organismo a resistere a un digiuno così lungo assieme agli integratori che l'anarchico ha deciso di assumere di nuovo dopo averli sospesi alla fine di gennaio. Questo in vista dell'udienza della Cassazione del 22 febbraio a cui Cospito non parteciperà ma che è diventata uno snodo cruciale dopo che il pg ha chiesto di rivalutare daccapo, con una nuova valutazione del Tribunale della Sorveglianza, se esistano i presupposti per applicargli il 41 bis. Nel frattempo il caso Cospito approderà presto anche alla Corte Costituzionale, chiamata a giudicare sulla possibilità di applicare la lieve entità nel processo per strage politica per gli ordigni alla caserma degli allievi carabinieri di Fossano del 2006, dove non ci sono state vittime. Comunque, dopo che il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha rigettato la richiesta di revoca del 41 bis, i fari sono puntati sulla Corte di Cassazione dove il 24 febbraio è fissata la Camera di consiglio sul ricorso presentato da Flavio Rossi Albertini, il legale dell'anarchico in sciopero della fame. Sabato Cospito, a causa delle precarie condizioni di salute, è stato trasferito - su indicazione dei sanitari in via precauzionale - dal carcere di Opera a Milano all'ospedale San Paolo. Il Dap ha disposto il trasferimento in una delle camere riservate ai detenuti in regime di 41bis. Dal ministero della Giustizia hanno sottolineato che la scelta si è resa necessaria perchè "la salute di ogni detenuto costituisce priorità assoluta".  Il 6 febbraio scorso, proprio da Via Arenula è partita una richiesta al Comitato nazionale di bioetica con un quesito relativo alle disposizioni anticipate di trattamento (Dat), qualora arrivino da un detenuto che in modo volontario abbia deciso di porsi in una condizione di rischio per la salute e che indichi il rifiuto o la rinuncia ad interventi sanitari anche salvavita. Il quesito nasce probabilmente alla luce dell'ipotesi che in caso di aggravamento delle condizioni di Alfredo Cospito si crei la necessità di alimentazione forzata, ossia un trattamento sanitario obbligatorio, contro la volontà dell'anarchico che ha inviato al Dap una forma di testamento biologico. Compilando le Dat, in pratica, Cospito ha stabilito quali sono i trattamenti sanitari che non intende accettare nel caso in cui perda coscienza. Senza cibo da 114 giorni, e con il rifiuto anche degli integratori, Cospito, secondo i sanitari, rischia un "edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali". Vista la fermezza di Nordio nel non voler revocare il 41bis, ha spiazzato ciò che ha scritto la procura generale della Cassazione nella requisitoria in vista dell'udienza del 24: il 41bis non può giustificare la "rarefazione e la compressione di altre libertà inframurarie" se non con l'impedimento di "contatti e collegamenti" che risultino "concretamente" e "specificamente" finalizzati ad evitare "ulteriori reati o attività dell'associazione esterna". Quindi il pg chiede di annullare con rinvio per un nuovo esame l'ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022 che aveva confermato il 41bis. Intanto non si placano le proteste degli anarchici con scontri tra tra manifestanti e polizia. Gli ultimi episodi sabato durante corteo di solidarietà ad Alfredo in varie città.

Cronaca

Milano, 13 febbraio 2023&nbsp;- Giorni di fibrillazione sul caso Cospito in attesa di capire cosa si deciderà sul regime di 41 bis. Dopo che l'avvocato generale della Cassazione Pietro Gaeta ha chiesto di <a href="https://www.quotidiano.net/cronaca/cospito-41-bis-1.8523430">rivedere il regime di carcere duro&nbsp;a cui è&nbsp;sottoposto</a>, Alfredo Cospito ha ripreso in queste ore ad assumere gli integratori, a cominciare dal potassio. L'anarchico ha mangiato anche uno yogurt col miele, anche se questo non significa, spiegano fonti che si occupano della vicenda, che abbia deciso di interrompere lo sciopero della fame in corso da olte 110 giorni. Lo yogurt è&nbsp;un alimento proteico che può&nbsp;aiutare l'organismo a resistere a un digiuno così&nbsp;lungo assieme agli integratori che l'anarchico ha deciso di assumere di nuovo dopo averli sospesi alla fine di gennaio. Questo in vista dell'udienza della Cassazione del 22 febbraio a cui Cospito non parteciperà&nbsp;ma che è diventata uno snodo cruciale dopo che il pg ha chiesto di rivalutare daccapo, con una nuova valutazione del Tribunale della Sorveglianza, se esistano i presupposti per applicargli il 41 bis. 
Nel frattempo il caso Cospito approderà presto anche alla Corte Costituzionale, chiamata a giudicare sulla possibilità di applicare la lieve entità nel processo per strage politica per gli ordigni alla caserma degli allievi carabinieri di Fossano del 2006, dove non ci sono state vittime. 
Comunque, dopo che il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha rigettato la richiesta di revoca del 41 bis, i fari sono puntati sulla Corte di Cassazione dove il 24 febbraio è fissata la Camera di consiglio sul ricorso presentato da Flavio Rossi Albertini, il legale dell'anarchico in sciopero della fame. Sabato Cospito, a causa delle precarie condizioni di salute, è stato trasferito - su indicazione dei sanitari in via precauzionale - dal carcere di Opera a Milano all'ospedale San Paolo. Il Dap ha disposto il trasferimento in una delle camere riservate ai detenuti in regime di 41bis. Dal ministero della Giustizia hanno sottolineato che la scelta si è resa necessaria perchè "la salute di ogni detenuto costituisce priorità assoluta". 
<img alt="Una combo con due foto di Alfredo Cospito" data-img="/polopoly_fs/1.8524893!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Una combo con due foto di Alfredo Cospito" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8524893!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8524893" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8524893" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8524893!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Una combo con due foto di Alfredo Cospito"> 
Il 6 febbraio scorso, proprio da Via Arenula è partita una richiesta al Comitato nazionale di bioetica con un quesito relativo alle disposizioni anticipate di trattamento (Dat), qualora arrivino da un detenuto che in modo volontario abbia deciso di porsi in una condizione di rischio per la salute e che indichi il rifiuto o la rinuncia ad interventi sanitari anche salvavita. Il quesito nasce probabilmente alla luce dell'ipotesi che in caso di aggravamento delle condizioni di Alfredo Cospito si crei la necessità di alimentazione forzata, ossia un trattamento sanitario obbligatorio, contro la volontà dell'anarchico che ha inviato al Dap una forma di testamento biologico. Compilando le Dat, in pratica, Cospito ha stabilito quali sono i trattamenti sanitari che non intende accettare nel caso in cui perda coscienza. 
Senza cibo da 114 giorni, e con il rifiuto anche degli integratori, Cospito, secondo i sanitari, rischia un "edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali". Vista la fermezza di Nordio nel non voler revocare il 41bis, ha spiazzato ciò che ha scritto la procura generale della Cassazione nella requisitoria in vista dell'udienza del 24: il 41bis non può giustificare la "rarefazione e la compressione di altre libertà inframurarie" se non con l'impedimento di "contatti e collegamenti" che risultino "concretamente" e "specificamente" finalizzati ad evitare "ulteriori reati o attività dell'associazione esterna". Quindi il pg chiede di annullare con rinvio per un nuovo esame l'ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022 che aveva confermato il 41bis. Intanto non si placano le proteste degli anarchici con scontri tra tra manifestanti e polizia. Gli ultimi episodi sabato durante corteo di solidarietà ad Alfredo in varie città.&nbsp; 
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