Giovedì 25 Aprile 2024

"Così Putin vuole spaccare l’Unione europea"

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di Lorenzo Bianchi

Ieri il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato a contestare il diritto della Romania e della Bulgaria di far parte dell’Alleanza Atlantica. Che cosa vuole davvero la Russia?

"Il problema non sono solo Ucraina e Georgia – argomenta Vincenzo Camporini, 75 anni, già capo di stato maggiore della Difesa, consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali – ma l’assetto internazionale".

Qual è il fine ultimo di Putin?

"Sta cercando di riaffermare il concetto di sfera di influenza, uno dei princìpi fondamentali della Guerra Fredda. All’interno della sfera di influenza russa vorrebbe Stati a sovranità limitata, proprio come pretendeva ai suoi tempi Leonid Brežnev. È una cosa che ripugna alla storia dei nostri ultimi 300 anni".

Dopo l’incontro con Lavrov il segretario di stato americano Antony Blinken ha detto che il suo Paese presenterà una proposta scritta.

"E credo che non soddisferà assolutamente Mosca. Putin ha chiesto esplicitamente un impegno formale e vincolante a evitare allargamenti della Nato. Uno riguarderebbe la Finlandia".

Anche la Svezia è in allarme per i sorvoli dei droni sulle sue centrali nucleari e sul Parlamento.

"L’isola svedese di Gotland è la porta di accesso al Baltico, Mosca vorrebbe libertà di navigare nel Baltico senza controlli. Svezia e Finlandia sono due Paesi non allineati, ma hanno legami di collaborazione molto stretti con l’Alleanza Atlantica".

L’Olanda e la Gran Bretagna hanno annunciato che faranno avere armi all’Ucraina.

"Tradizionalmente l’Olanda è legata a doppio filo con gli atteggiamenti della Gran Bretagna in politica estera. Il Regno Unito ha già mandato all’Ucraina aerei da trasporto C 17 carichi di missili anticarro. Sono preoccupato per la rotta che hanno dovuto seguire: hanno evitato lo spazio aereo tedesco. Questo è uno degli scopi che si prefigge Putin, ossia spezzare la solidarietà fra i Paesi che appartengono sia alla Ue sia alla Nato. Vuole mantenere una situazione nella quale lui, con un’economia asfittica e problemi demografici gravissimi, grazie alla sua potenza militare è in grado di imporre il suo volere a un agglomerato di Paesi ricchi e ormai assuefatti al lusso. Mosca teme solo gli Stati Uniti".

Lavrov ha parlato anche della Romania e della Bulgaria, due Stati che appartengono già alla Nato.

"È chiaro che sono coperti dall’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico. Lì il tema è il Mar Nero le cui acque ora sono internazionali. Mosca non nasconde la sua velleità di considerarle acque proprie condivise con la Turchia e basta".