Giovedì 25 Aprile 2024

Così abbiamo tradito e deluso i nostri figli

L'editoriale di Michele Brambilla

L'editoriale di Michele Brambilla

Il 5,8 per cento degli italiani crede che la Terra sia piatta; il 5,9 che il Covid non esista; il 10 per cento che l’uomo non è mai stato sulla Luna; il 10,9 che il vaccino sia inutile e/o dannoso, buono solo per arricchire le aziende farmaceutiche. E così via, in un crescendo di teorie complottiste, di "non ce lo dicono", di "vogliono farci credere", "non ce la raccontano giusta". Ne abbiamo parlato tante volte: dal Covid alla guerra, sono sempre di più gli italiani che non credono alle versioni ufficiali – non credono né alle autorità né ai media – e prendono invece per oro colato le più bizzarre fantasie che circolano sui social. Ma perché?

Abbiamo parlato tante volte della crisi dei corpi intermedi e del mito della democrazia diretta, per la quale "uno vale uno": non esistono più le competenze, ci sentiamo tutti virologi o esperti di geopolitca come un tempo ci sentivamo tutti commissari tecnici della nazionale. I social hanno certamente contribuito ad amplificare la confusione, non c’è più distinzione tra le fonti, l’anonimo vale come il professore, l’ubriaco come il premio Nobel, eccetera eccetera. E d’accordo.

Tuttavia l’altro ieri il segretario generale del Censis Giorgio De Rita, presentando a Bologna il 55° rapporto (dal quale abbiamo ricavato i dati su terrapiattisti, no vax e complottisti vari), ha dato un’interpretazione che deve farci riflettere.

C’è tutta una generazione di ventenni, ma anche trentenni e quarantenni – ha detto in sostanza De Rita – cresciuti sentendosi dire che il loro futuro sarebbe stato migliore di quello di mamma e papà, che una buona laurea avrebbe assicurato senz’altro un buon lavoro, insomma che studiare e impegnarsi sarebbe stato determinante, che avrebbero potuto anche loro comprarsi una casa... E invece. Chi è diventato avvocato o commercialista guadagna spesso duemila, o mille o anche cinquecento euro lordi al mese; il posto fisso non esiste più; chiedere un mutuo in banca per molti è una chimera; poi è arrivato il Covid, poi è arrivata la guerra in Europa dopo quasi ottant’anni, il divario fra ricchi e poveri non è mai stato così profondo...

Dicono che questa sia la prima generazione della storia destinata a stare peggio della precedente. Non so se sia vero, ma di sicuro a molti dei nostri figli e nipoti è stato proposto un modello che aveva funzionato in passato, ma che ora non funziona più. Tutto questo non giustifica chi pensa che la terra sia piatta e che il vaccino sia un imbroglio: ma offre, almeno in parte, una chiave per capire come mai la sfiducia non è mai stata così diffusa e contagiosa come in questi tempi.