"Così ho portato una carezza in ospedale"

Monza, infermiera raccoglie l’appello della figlia di un paziente Covid. "Una coccola per papà, è il suo compleanno". Missione compiuta

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Il sogno d’amore di una figlia che non voleva far mancare al papà, ricoverato per insufficienza respiratoria da Covid all’ospedale di Vimercate, una carezza per il suo 78esimo compleanno. "Sto cercando qualcuno che lavora nel reparto dove è ricoverato mio padre e ho solo 24 ore per trovarti – ha scritto Morena Vinci, sul gruppo Facebook Sei di Monza se... – .Non so se sei un medico o un infermiere, ma domani è il compleanno di mio padre, Salvatore, letto 291, vorrei chiederti di fargli una carezza da parte mia e di tutta la famiglia, lo so che avete molto da fare in questo periodo e vi ringrazio tutti, ti chiedo questo con tutto il cuore perché da sola non ce la potrei fare".

In poche ore l’appello ha ricevuto centinaia di commenti, alcuni di incoraggiamento, altri per promettere che si sarebbero dati fare. La rassicurazione definitiva è arrivata in piena notte: "Sono un’infermiera di Vimercate, e comincio il turno domattina: la prima cosa che farò è andare a dare una carezza a suo padre".

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E alle 7 la missione era compiuta: "Ho augurato buon compleanno a suo padre con una carezza, stia tranquilla". Anche la famiglia ha potuto mettersi in contatto con nonno Salvatore. "Un’infermiera mi ha fatto fare una videochiamata dal suo cellulare – ha raccontato Morena, che vive con la famiglia a Monza ed è in attesa di un bambino –. L’ho visto affaticato, ma tranquillo, non so come ringraziare tutti per questo momento speciale".

Quando è arrivato nell’ospedale brianzolo, in una delle zone più colpite dalla seconda ondata della pandemia con oltre 1.700 morti finora, 500 solo a novembre, Salvatore aveva un suo vecchio cellulare che gli si è scaricato subito. Un infermiere è riuscito a rimetterglielo in funzione una prima volta, ma la successiva non è stato più in grado di usarlo. Salvatore, per anni un infaticabile camionista, vive a Macherio, periferia di Monza, con la moglie, che ora è ovviamente in quarantena. Due dei tre figli, sposati e genitori, risiedono tutti in zona, il terzo a Bari. Non è riuscito a farle una carezza, ma ieri ha rivisto la mamma, invece, il pavese Silvio Petitto che ha dovuto attendere il passaggio della Lombardia in zona gialla per potersi spostare dal Comune di residenza, Borgarello e raggiungere la madre ospite di una Rsa di Pavia. Dalla strada attraverso i vetri l’ha vista e almeno si sono salutati con un sorriso.