Corri Lester, non è mai troppo tardi Record dei 100 metri a cent’anni

di Viviana Ponchia

Se vuoi andare a fare una gara, gli ha detto sua moglie, dovresti davvero correre per vincere. E lui ha obbedito: è andato fino in fondo, ha battuto il record del mondo dei 100 metri in 26.34 e al traguardo ha anche mostrato i muscoli. Va bene, Usain Bolt a Berlino nel 2009 era andato oltre l’immaginazione con un disumano 9.58. Ma Lester Wright ha cento anni e a inizio maggio ai Penn Relays di Philadelphia è riuscito a fare mangiare la polvere a due giovanotti di 86 e 92. Stabilendo un primato e una certezza: non è mai troppo tardi. Se uno si azzarda a domandare come e perché, gli atleti secolari come lui la fanno facile: l’importante è rendere orgogliosi nipoti e bisnipoti. Come il nostro Giuseppe Ottaviani, l’unico centenario al mondo a praticare il salto triplo nella categoria M100 con incursioni in 11 diverse specialità dell’atletica leggera, morto in letizia nel 2020. O come Julia Hawkins soprannominata “Uragano“, che nel 2021 a 105 anni ha stabilito il record mondiale dei 50 metri in 21.06 nel New Mexico. Wright è stato un dentista e un veterano della seconda guerra mondiale, al liceo faceva parte della squadra di atletica ma tra famiglia, lavoro e pianeta in subbuglio ha dovuto mettere da parte la corsa fino ai 70 anni. Quando ha ripreso non ha più smesso. "Non so come si possa gareggiare per arrivare secondo o terzo", ha detto davanti a 38mila persone mentre veniva giù lo stadio. Gli hanno chiesto se fosse stanco e ha risposto di no. E lo rifarebbe? "Certo che sì". Non per i soldi, per la fama, il Guinness: solo per se stessi. Julia Hawkins il giorno dopo la performance di Albuquerque si è cimentata anche nei cento metri (chiusi in 46.07) perché aveva preso gusto alla novità. Nata nel 2016, aveva sempre partecipato ai Senior Games ma solo in sella a una bicicletta. E quando non è più riuscita a sostenere la fatica di pedalare in collina ha deciso di mettersi a correre.

Il giovane cammina più veloce dell’anziano ma l’anziano conosce la strada, dice un proverbio africano. “Hurricane“ Julia ha fatto innamorare l’America per quelle gambe che non vogliono stare ferme e i consigli: bisogna mantenersi attivi, arrangiarsi da soli, cercare momenti magici nella natura, nella musica e nell’amore (l’altro suo record è un matrimonio durato 70 anni), avere sempre il gusto della sfida: "Quando ho compiuto 100 anni uno dei miei figli mi ha suggerito di correre i 100 metri in meno di 100 secondi. Credo di averlo accontentato". Si può chiamarla fortuna, indulgenza del destino. Ma questa gente ha una visione, la strada riesce a immaginarla davvero.